Le piattaforme petrolifere dovranno pagare l’Imu ai Comuni e i benefici saranno anche per il Comune di Scicli.
Lo dice la sentenza della Corte di Cassazione che ha accolto il ricorso del comune di Pineto in provincia di Teramo contro le deliberazioni delle commissioni tributarie di merito che avevano esentato l’Eni dal versare il tributo relativo a quattro piattaforme per l’estrazione di idrocarburi installate nel mare prospiciente il lido di appartenenza,. Il verdetto apre quindi un nuovo scenario finanziario per l’ente comunale sciclitano.
Il Campo Vega, infatti, che estrae da un giacimento petrolifero a 2.500 metri di profondità sotto il fondale si trova a meno di 12 miglia marine dalla costa siciliana ed è in territorio di Scicli, città alla quale per competenza spettano questi tributi che si aggirano intorno ai 13 milioni di euro.
Una bella boccata d’ossigeno per il Comune di Scicli per il quale, come detto, si apre, una grande opportunità non solo di risanamento economico-finanziario ma di ulteriore sviluppo dei settori più a rischio che sono di rilevante importanza per questo territorio.
“Dalla presenza delle trivelle- dice il deputato Nino Minardo che ha diffuso la notizia – dobbiamo trarre quanti più vantaggi possibili per il nostro territorio; si pensi alle royalties, ad esempio, di cui in questi giorni si fa un gran parlare; tema sul quale sto lavorando attraverso una proposta più ampia che contestualizza sia il discorso quelle provenienti dalle trivellazioni di terra di competenza regionale e quelle di mare di competenza statale, senza intaccare la percentuale spettante al comune capoluogo e sia l’introito derivante dai tributi per l’Imu, alla luce del giudizio della Corte di Cassazione. Proposta in via di definizione e che sarà esaminata e valutata con i sindaci, cosicché si possa avviare un percorso “sensato” di sviluppo che sia il valore aggiunto che apre un nuovo scenario competitivo dei territori”.
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