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Royalties: bocciato l’emendamento Dipasquale, la guerra continua

Last updated on 3 marzo 2021

L’Ars ha bocciato l’emendamento Dipasquale riguardante la distribuzione delle royatiels del quale abbiamo anche noi parlato in questo articolo, clicca qui. La notizia è stata resa nota dal Movimento 5 Stelle che, attraverso un comunicato stampa, ha dichiarato che è stato bloccato l’emendamento  “oramai battezzato da tutti come la norma anti-Ragusa”. «Questa è la vittoria della buona politica contro gli intrallazzi di certi personaggi, oggi ha trionfato il diritto. Il Parlamento regionale – hanno scritto i consiglieri del M5S- non si è reso complice per fortuna di quello che sarebbe stato un misfatto senza precedenti.Questa vittoria – proseguono i consiglieri – non ha colore politico, anche se è innegabile la genitura di un tale risultato, ma non è il momento delle critiche, oggi bisogna solo festeggiare, perché questa vittoria appartiene a Ragusa e a tutti i ragusani. Naturalmente – concludono i consiglieri – la nostra priorità adesso è il rifinanziamento della Legge su Ibla, questa sarà la prossima battaglia, che condurremo a tutti i livelli, coinvolgendo la città e la deputazione regionale e nazionale».

In questi giorni a Ragusa la guerra delle royatiels  destinate alla città e agli altri comuni della provincia si è consumata in maniera molto aspra a suon di comunicati stampa. Il deputato, ed ex sindaco, Nello Dipasquale è stato un vero vulcano, non è passato un solo giorno che non ha scritto comunicati o post contro qualcuno e in sua difesa quando attaccato da altri. La guerra delle royatiels ha fatto anche una vittima illustre, il presidente del consiglio Comunale di Ragusa, Giovanni Iacono, dimessosi perchè si è sentito tradito e umiliato da un emendamento che avrebbe snaturato la legge su Ibla e adesso saluta così la notizia della bocciatura dell’emendamento:

ABBIAMO VINTO !!!! Non è passata l’illegittimita della norma anti RAGUSA ! Ha vinto il diritto ! Ha vinto ciò che era giusto ! il governo regionale Crocetta è stato battuto e Ragusa conserva, come il resto del mondo, il diritto alla compensazione per l’uso delle trivelle nel proprio territorio !!!
Grazie a tutti i deputati, perbene, che al di là delle convenienze apparenti hanno tenuto la barra dritta sul diritto e sulla giustizia !!! La mia protesta e le dimissioni da presidente del consiglio comunale sono state GIUSTE e la città ha reagito e nei prossimi giorni farò sentire utte le calunnie e diffamazioni che mi sono state fatte in consiglio e fuori consiglio da quel momento in poi per sviare e distrarre dalla abominia che si stava commettendo.Onore a tutti i deputati regionali dei diversi schieramenti che hanno difeso il diritto e la città di Ragusa. il consigliere regionale Dipasquale voleva il voto palese ed anche in questo è stato sconfitto ! Avremo modo insieme al Sindaco di Ragusa di dare, nei prossimi giorni, tutte le informazioni.

 

Pochi minuti prima che arrivasse il comunicato del M5S Dipasquale aveva comunicato una sua denuncia presentata alla Corte dei Conti contro l’amministrazione a cinque stelle che guida il comune di Ragusa accusata di aver innalzato la spesa corrente utilizzando i soldi provenienti dalle royatiels, ne abbiamo parlato qui, pochi minuti fa, invece l’ex sindaco di Ragusa ha parlato della bocciatura dell’emendamento sostenendo che si è trattato di una occasione perduta:

L’on. Nello Dipasquale commenta la bocciatura del comma 19 dell’articolo 8 della Finanziaria regionale. “Grazie all’inedito inciucio tra Movimento 5 Stelle, Forza Italia e altre forze d’opposizione, è stato cassato il comma 19 dell’articolo 8 della Finanziaria regionale che prevedeva, mediante un mio emendamento approvato in commissione Bilancio, una ridistribuzione delle royalties con l’obiettivo di aiutare anche i Comuni con le casse municipali in sofferenza e avviare, contemporaneamente, un’azione moralizzatrice rispetto a spese folli fatte da alcuni Comuni, come nel caso di Ragusa, dove l’Amministrazione grillina ha utilizzato le risorse delle royalties, circa 30 milioni solo nell’ultimo anno, per aumentare di 20 milioni la spesa corrente. Per tale motivo avevo chiesto che il voto palese in aula per dimostrare a tutti chi vuole moralizzare e chi no. Non è stato così e questo ha permesso di coalizzare il Movimento 5 Stelle, Forza Italia e altre forze d’opposizione, assieme a qualche vergognoso ed immancabile franco tiratore, arrivando alla bocciatura del comma. Ho provato a far comprendere più volte che questi fondi venivano assegnati anche ai Comuni per i quali oggi si stanno cercando, inutilmente, risorse economiche da un cilindro che magico non è. E così i circa 78 milioni di euro che in Sicilia vanno a solo sei o sette Comuni dove vi è l’estrazione petrolifera, non potranno essere in quota parte divisi anche a tutti gli Comuni limitrofi per creare un’occasione di sviluppo collettivo e strategico. Dunque tutti questi Comuni siciliani vicini alle aree di estrazione petrolifera non saranno finanziati. Se nelle loro casse non arriverà nemmeno un euro, potranno ringraziare il Movimento 5 Stelle, Forza Italia e gli altri che hanno bocciato il mio emendamento. E sono sicuro che li ringrazieranno alle prossime elezioni”.

Dipasquale evidenzia alcuni passaggi sul contestuale mancato finanziamento della legge su Ibla. A causa della bocciatura di questo comma, ma anche di altri emendamenti che lo stesso parlamentare aveva presentato in aula, non sarà finanziata la legge su Ibla. “La legge su Ibla è morta. Io mi sono battuto fino alla fine, basta leggere il resoconto della seduta parlamentare. Ma grazie alle improvvide scelte del Movimento 5 Stelle, di Forza Italia e di altri partiti d’opposizione, è stata bocciata quella che avevo individuato come unica strada percorribile per rifinanziare la legge speciale, ovvero mediante le royalties. Adesso la legge su Ibla è morta definitivamente e i killer sono stati, per quanto riguarda la provincia di Ragusa, l’on. Vanessa Ferreri del Movimento 5 Stelle e l’on. Giorgio Assenza di Forza Italia. Quest’ultimo, ha perfino cercato di fare un vergognoso colpo di mano, sostenendo da una parte che non era giusto togliere fondi al Comune di Ragusa mentre dall’altra parte ha presentato un emendamento per portare i fondi solo al Comune di Comiso, alla faccia del principio di solidarietà che avevo cercato di innescare con il mio emendamento sulle royalties. Questa è la vera pagina politica che esce fuori dalla seduta dell’aula e non le chiacchiere da bar o  sui social. In questi giorni è stato fin troppo facile prendersela con il sottoscritto. Hanno perfino soprannominato il mio emendamento come anti-Ragusa. Ora è stato bocciato. Bene. E il risultato finale qual è? Niente soldi per la legge su Ibla che invece sarebbero arrivati proprio grazie al mio emendamento considerato che i fondi di riserva della Regione non erano disponibili o sarebbero stati risibili per rifinanziare la legge speciale. Qualcuno ha perfino la faccia tosta di colpevolizzare il sottoscritto. C’è davvero da sorridere a leggere queste sciocche affermazioni. Sono stato io che ho presentato l’emendamento per rifinanziare la legge su Ibla, gli altri l’hanno bocciato, e la colpa sarebbe mia lo stesso? Che abbiano almeno il coraggio di prendersi la responsabilità politica delle proprie scelte. Io ho difeso la legge su Ibla sia con il mio emendamento che in aula durante il dibattito. La forza dei numeri di quanti oggi si auto-definiscono responsabili, ha bocciato i fondi per la legge su Ibla. Questa è la verità incontrovertibile. La battaglia comunque non finisce qui. E i fatti mi daranno ragione”. 

 

 

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