La Sea, l’azienda elettrica di Favignana, ha deciso di rinunciare alla centrale elettrica che doveva sorgere in una zona di interesse paesaggistico dell’isola. Il caso lo aveva raccontato il Mattino di Sicilia. Domani si sarebbe dovuto tenere il consiglio comunale per discutere la vicenda, ma la Sea ha fatto un passo indietro e ha scritto al Comune.
Il progetto prevedeva a Favignana in un’area di circa due ettari, a 350 metri dal mare di Cala Azzurra e a 500 da quello del Bue Marino, la realizzazione di una mega centrale elettrica da 25 megawatt con capannoni industriali in cemento armato, silos, serbatoi, strade, sala macchine a due piani con sette generatori a gasolio e tre fumaioli da 15 metri ciascuno.
La Società che produce energia elettrica per l’intera isola di Favignana si è adesso impegnata a elaborare un nuovo progetto pilota utilizzando fonti di energia classificate come non inquinanti. “Questa società – scrive la Sea in una nota ufficiale indirizzata al sindaco – intende venire incontro alle esigenze dell’amministrazione per un maggiore utilizzo in sede progettuale delle fonti di energia alternativa”. Per consentire la redazione del progetto, presentarlo agli enti, verificarne la fattibilità e ottenere le autorizzazioni la Sea ha chiesto all’Amministrazione di sospendere per sei mesi l’esame per la modifica di destinazione dei terreni.
“Esprimiamo apprezzamento per la decisione della Sea – ha detto il sindaco delle Egadi Giuseppe Pagoto – adesso avremo modo di approfondire ogni ulteriore aspetto tecnico in considerazione anche delle nuove normative e delle nuove strategie sulla produzione dell’energia elettrica nelle isole minori. Possiamo così proseguire, insieme alla società elettrica, il percorso intrapreso da qualche anno con l’obiettivo di far diventare Favignana e le Isole Egadi Green, così come ci chiede la norma, la sensibilità dei cittadini verso questi temi e la comunità che nel turismo e nelle opportunità legate all’utilizzo delle rinnovabili può trovare ulteriore elementi di sviluppo”.
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