La giunta comunale di Modica ha approvato il Piano di Protezione Civile. Della mancanza di uno strumento così importante per una città soggetta a rischio, da un punto di vista sismico ed idrogeologico, ci eravamo occupati qualche giorno fa (clicca qui per leggere l’articolo) quando abbiamo parlato del fatto che la città da 25 anni è sprovvista del piano di Protezione Civile, che il Piano Regolatore generale non è adeguato elle esigenze della città e consente di costruire a ridosso degli alvei dei torrenti e che il Pai (piano di assetto idrogeologico) non considera, paradossalmente. la città di Modica a rischio idraulico.
È di ieri, sabato 8 aprile, il comunicato stampa dell’amministrazione comunale, a firma dell’assessore Giorgio Belluardo, attraverso cui si annuncia l’approvazione, da parte della Giunta, del Piano di Protezione Civile. Ecco cosa scrive Belluardo:
La Giunta Comunale di Modica ha approvato ieri il nuovo Piano di Protezione Civile atteso da 25 anni. Un aggiornamento portato a termine grazie alla collaborazione con il Dipartimento Regionale di Protezione Civile, gli uffici del IV settore ed un gruppo di lavoro intersettoriale. Il nuovo Piano, in verità, era già pronto da diversi mesi ma gli eventi calamitosi dello scorso mese di gennaio hanno spinto i progettisti ad posticiparne la conclusione per inserire tutti gli aggiornamenti e gli adeguamenti necessari. Adesso l’atto approvato in Giunta passerà in consiglio comunale per la sua deliberazione e l’approvazione definitiva. Il Piano di Protezione Civile verrà inserito in un programma più ampio di pianificazione regionale perché servirà come base per approfondire gli studi sui rischi morfologici legati al nostro territorio. “Ringrazio il gruppo di lavoro – dichiara l’Assessore Giorgio Belluardo – ed il dipartimento che hanno lavorato alla redazione del piano che una volta approvato sarà divulgato ed utilizzato per esercitazioni in Città. Non capiamo come ci siano voluti ben 25 anni per produrre un nuovo Piano di Protezione Civile, ma comunque l’importante è che siamo arrivati alla meta”.
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