Fare il punto sulla gestione dei beni confiscati alle mafie, approfondire gli aspetti legislativi per rendere più efficiente l’amministrazione anche alla luce delle recenti proposte normative. Ma anche seminari sulle nuove mafie, sui sistemi criminali allargati che si affermano come ha dimostrato la recente operazione antimafia di Roma. Sono solo alcuni temi che saranno trattati nell’ambito della quarta edizione del Corso di alta formazione in amministrazione, gestione e destinazione delle aziende e dei beni confiscati: 70 le persone iscritte e una trentina di docenti e esperti coinvolti.
Il corso, organizzato dal Dipartimento di studi europei e integrazione internazionale (Dems) dell’Università di Palermo in collaborazione con l’Agenzia nazionale per i beni confiscati e la Direzione nazionale antimafia, sarà inaugurato domani alle 12. L’appuntamento è nei locali del Dipartimento Dems (Aula Falcone, Collegio San Rocco, in via Antonio Ugo Amico 4): partecipano all’incontro oltre ai responsabili scientifici del corso Giovanni Fiandaca e Costantino Visconti, il presidente dell’Ordine dei commercialisti Fabrizio Escheri, il presidente dell’Ordine degli avvocati Francesco Greco, il rettore dell’Università di Palermo Roberto Lagalla, Dino Petralia (procuratore aggiunto a Palermo), il direttore dell’Agenzia per i beni confiscati Umberto Postiglione, il capo della Procura nazionale antimafia Franco Roberti, il presidente della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo Silvana Saguto.
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