E’ stato firmato dal Ministro delle Politiche Agricole Martina il decreto che rinosce l’olio “Sicilia” IGP.
«Sono particolarmente soddisfatto per questo prestigioso riconoscimento che riguarda una delle produzioni più importanti della Sicilia e l’alimento principe della dieta mediterranea» dichiara Maurizio Lunetta, presidente del comitato promotore. «Un risultato – aggiunge – che corona un lungo e difficile lavoro per il quale ringrazio tutti coloro che insieme con il comitato promotore si sono impegnati per ottenere l’Igp Sicilia dell’olio extravergine d’oliva: dall’assessorato regionale dell’Agricoltura ai Consorzi di tutela siciliani dell’olio Dop».
Molto soddisfatto l’assessore regionale all’Agricoltura Nino Caleca: “Un fatto importante per l’olio siciliano. Chi sceglie la certificazione della qualità sarà premiato, non solo dal mercato, ma anche dall’assessorato, perchè come politica puntiamo a privilegiare chi sceglie le vie delle certificazioni e delle qualità”.
L’olio extra vergine in Sicilia rappresenta più di 100mila aziende, 500 frantoi, 150mila ettari di superficie olivetata con 18 milioni di piante, e una produzione media di 500mila quintali di olio annui. «È la seconda Igp, dopo quella della Toscana, di un olio extravergine riconosciuta in Italia e certamente – continua Lunetta – la prima per estensione e produzione. L’olio della prossima campagna, potrà quindi fregiarsi delle denominazione “Sicilia” se si seguono le regole dettate dal disciplinare di produzione, regole decise prima dall’intera filiera produttiva e approvate dal ministero. La protezione provvisoria, diventerà definitiva con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea».
L’olio extravergine Igp Sicilia potrà essere prodotto con le olive delle 27 varietà isolane: dalle più note Biancolilla, Nocellara del Belice e Nocellara Etnea, Tonda Iblea, Cerasuola, Moresca, Ogliarola Messinese alle meno conosciute ma localmente presenti come Brandofino, Minuta, Santagatese, Piricuddara, Verdello, Aitana, Bottone di gallo, Cavalieri, Erbano, Lumiaru, Nerba, Olivo di Mandanici, Vaddarica, Verdese, Marmorigna. Le olive dovranno essere raccolte e lavorate esclusivamente in Sicilia e l’olio dovrà essere imbottigliato entro i confini della regione. Il disciplinare di produzione è pronto ed è all’esame del Comitato di controllo prescelto, cioé l’Irvos, l’Istituto regionale vini e oli di Sicilia.
L’Indicazione geografica protetta Sicilia in etichetta garantirà il consumatore sulla origine certa dell’olio extravergine di oliva e sulle principali caratteristiche qualitative controllate. La protezione transitoria permetterà di imbottigliare sin dalla prossima raccolta l’olio extravergine d’oliva con l’etichetta Igp Sicilia che potrà essere venduto entro i confini nazionali. La protezione definitiva si avrà dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Ue che consentirà la vendita anche all’estero.
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