C’è anche Antonio Mastrapasqua, già presidente dell’Inps tra il 2008 e il 2014, tra le 14 persone poste agli arresti domiciliari questa mattina nell’ambito di una inchiesta della Procura capitolina per il reato di falso e truffa ai danni del sistema sanitario nazionale. L’ordinanza del gip nei confronti di dirigenti, medici e operatori della casa di cura privata prevede anche tre obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria ed è stata eseguita dai carabinieri del Nas.
Sotto sequestro preventivo beni della casa di cura per 7,5 mln
Oltre all’esecuzione dei 17 provvedimenti cautelari, l’Autorità giudiziaria di Roma ha dispostoanche il sequestro preventivo per equivalente pari all’ammontare di 7,5 milioni di euro. Si tratta, fanno sapere i carabinieri, «della somma riconducibile alla indebita richiesta economica eccedente le prestazioni realmente erogate della struttura ospedaliera».
L’inchiesta sui rimborsi dell’Asl Roma
All’origine delle dimissioni di Mastrapasqua dal vertice dell’Inps, il 1° febbraio 20014, il presunto conflitto di interessi con il ruolo di direttore generale dell’Israelitico da lui rivestito. Un conflitto di interessi che era stato rilevato dall’allora presidente del Consiglio, Enrico Letta, il quale aveva invitato il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, a predisporre una relazione sulla vicenda. Nel settembre del 2014, Mastrapasqua era stato iscritto nel registro degli indagati per la truffa al Sistema sanitario nazionale e all’Asl Roma sui rimborsi dell’Israelitico, per la quale oggi è stato sottoposto agli arresti domiciliari. Si trattava in particolare di alcune fatture per semplici interventi odontoiatrici per cui però venivano richiesti alla Regione Lazio rimborsi da intervento con ricovero, più onerosi, e questo nonostante la struttura non avesse quel tipo di accreditamento.
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