La quarta commissione dell’Ars oggi ha approvato il disegno di legge n. 602, del quale era primo firmatario Nello Dipasquale, che ha come finalità la “definizione di regole rapide ed efficaci” per consentire il recupero di parte del notevole patrimonio edilizio che insiste nei centri storici delle città siciliane senza alterarne le caratteristiche di pregio e in un’ottica strategica di conservazione del territorio. I componenti della commissione, riunitisi intorno alle ore 11, avevano in agenda l’analisi delle 3 diverse proposte presentate a suo tempo oltre che dal parlamentare ragusano, anche dagli onorevoli Miccichè e Barbagallo. Dopo un accurato esame dei vari articolati, grazie anche ai qualificati pareri del capo di gabinetto dell’assessorato Ambiente Tracchitta e dei dirigenti degli settori Urbanistica e Territorio, la Commissione, presieduta dall’on Trizzino, ha deciso che il testo base della legge da proporre all’Ars sarà proprio la n. 602 presentata da Nello Dipasquale e da vari deputati del Movimento 5 Stelle. Secondo il regolamento, i parlamentari siciliani avranno ora tempo fino alla fine di giugno per presentare eventuali emendamenti e quindi la legge potrà essere portata in Assemblea per l’approvazione finale. Particolarmente soddisfatto, dunque, l’on Dipasquale che, da ex sindaco di Ragusa, ha sempre avuto una visone ben precisa delle difficoltà che deve affrontare, ogni giorno, il comparto dell’edilizia spesso a causa della complessità delle norme e dei procedimenti riguardanti la realizzazione degli interventi edilizi.
La legge che è stata oggi approvata in commissione, rivolge lo sguardo ai tanti centri storici siciliani dove molte abitazioni risultano abbandonate e fatiscenti ma sulle quali gravano norme restrittive sia in termini di possibilità d’intervento sia in termini procedurali. Esiste ad esempio l’evidente difficoltà di elaborazione e approvazione dei piani particolareggiati dei centri storici e la normativa antisismica, la scarsa adeguatezza delle unità edilizie alle esigenze dell’abitare ed infine il costo del restauro costituiscono oggi uno dei motivi per cui la gente sceglie di vivere in periferia accrescendo di conseguenza il consumo di suolo.
La legge n. 602, così come l’ha elaborata Dipasquale tende a snellire tutti quei procedimenti in modo da favorire l’immediato ripristino di case e immobili pubblici e privati, laddove le condizioni delle unità edilizie lo consentono, valorizzandoli e dando un contributo importante per la rivitalizzazione economica e sociale dei centri storici della Sicilia. Con l’applicazione di questa legge si potrà dare una boccata d’ossigeno al comparto edilizio incoraggiando il ritorno della popolazione in quei quartieri quasi in abbandono che sono invece il vero cuore delle città. E’ importante infine rilevare che proprio per rendere le procedure il più rapide possibile la legge prevede un termine massimo di 90 giorni entro i quali gli enti interessati si dovranno pronunciare sulle varie autorizzazioni.
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