Il deputato regionale Girolamo Fazio ha presentato un disegno di legge di modifica della normativa regionale sugli appalti pubblici per superare l’impasse determinata dalla impugnativa del Governo Nazionale che ha ritenuto confliggenti alcuni articoli della legge regionale 10 luglio 2015 n 14 con la legislazione nazionale.
Se verrà approvata la proposta dell’on. Fazio verrà meno la materia del contendere e sarà possibile, quindi, il ritiro del ricorso approntato dal Consiglio dei Ministri che ravviserebbe nella legge siciliana profili di incostituzionalità. La Pubblica Amministrazione tornerebbe ad avere certezza operativa; nel contempo si restituirebbe serenità agli imprenditori che operano nel settore degli appalti pubblici e che in questo momento vivono uno stato di disagio proprio per via del ricorso e della incertezza sul suo esito.
La L.R. 14/2015 era stata salutata con soddisfazione dalla Autorità Nazionale Anti Corruzione, dall’ANCE e da decine di sigle sindacali e di categoria del settore dell’edilizia e degli appalti pubblici. Essa in particolare regola la soglia di anomalia oltre la quale le istanze di partecipazione alle gare vengono escluse. Nel recente passato, infatti, si era assistito nella pratica ad aggiudicazioni di appalti con ribassi sproporzionati, con conseguenze dannose in capo alla amministrazione committente, oppure ad intese tra le imprese in violazione al principio di concorrenza.
La L.R. 14/2015 è stata varata, quindi, con l’intento di promuovere la concorrenzialità nel mercato degli appalti e di spezzare quel circolo vizioso che riconduceva spesso le aggiudicazioni ad imprese che si muovono in quell’area grigia tra legalità, illegalità e criminalità organizzata. Tuttavia il Governo Nazionale, nonostante gli apprezzamenti riscossi dalla legge regionale proprio tra gli operatori del settore (con in prima linea proprio l’ANCE), ha ritenuto che la sua formulazione fosse “in contrasto con gli obiettivi posti dalle norme statali che tutelano e promuovono la concorrenza”. Il ddl proposto dall’on. Fazio riscrive in parte l’articolo 1 della legge regionale, modificando alcuni complessi calcoli matematici al comma 6-bis e sopprimendo il comma 6-ter.
«Questo ddl – spiega Fazio – è il tentativo di allineare la nuova normativa regionale sugli appalti pubblici a quella nazionale ed ai principi europei della libera concorrenza, senza però rinunciare ai criteri operativi introdotti nella legge regionale 14/2015, cioè contemperare massimo rigore, legalità e concorrenza tra le imprese, ponendo rimedio alle conseguenze da più parti rilevate e criticate che la vecchia norma determinava».
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