I ricavi del Palermo calcio nei dieci anni di gestione Zamparini hanno fatto un balzo in avanti di oltre novanta milioni di euro, passando dai 5,3 del 2001 ai 98,1 del 2011, con un record toccato nel 2009 con 106,1 milioni di euro. In pratica nel periodo la crescita dei ricavi del Palermo calcio è stata del 1.750 per cento. Numeri che le garantiscono il podio tra le squadre del Sud Italia che vedono salire sul gradino più alto il Napoli con ricavi pari a 131,4 milioni di euro, seguito proprio dal Palermo. Il bronzo va al Catania con 54,7 milioni, mentre il Cagliari è un gradino sotto con 44,4 milioni.
A passare ai raggi X i bilanci dei giganti del pallone è stato il team di analisti d'impresa riunito nella piattaforma Leanus, che per il suo lancio ha scelto di utilizzare il calcio come “cavia” per fotografare un sistema aggregato di società dal punto di vista economico, finanziario e patrimoniale. Un’analisi dettagliata, presentata oggi in occasione del convegno “Sicilia e Lombardia: obiettivo trasparenza. Il valore dell'analisi di bilancio. Il caso del Palermo calcio”, presso la sede di Confindustria Sicilia, a Palermo, dalla quale è emerso che l’intera Serie A, sulla base dei documenti contabili relativi alla stagione 2010-2011, vale quanto un gruppo gestionale da 1,6 miliardi di euro (rientrerebbe quindi nella top 100 italiana per giro d'affari), ma al suo interno si presentano diverse fratture a livello gestionale.
Scendendo più nel dettaglio, le pagelle di Leanus non lasciano spazio alla fantasia: soltanto il Napoli è promosso a pieni voti e si guadagna un posto nel gruppo “Star”, ossia quello che ingloba i club con crescita sostenuta e ottima solidità economica e patrimoniale, mentre altre dieci società, tra cui anche Inter e Juventus, rientrano nel gruppo “Stuck”, con crescita modesta o negativa e stabilità economica ridotta o pessima. “Per stilare a graduatoria – spiega Alessandro Fischetti, fondatore e amministratore della società 'L'imprenditore' che ha dato vita alla piattaforma – sono stati incrociati due indicatori: l'andamento del fatturato rispetto alla stagione precedente e l'indice di solidità economico-patrimoniale espresso dal cosiddetto Leanus Store, ossia un mix di dati di bilancio che sta alla base dei sistemi di Basilea 2, utili per capire se una società è in salute o meno”. E d’altronde questo è l’obiettivo di Leanus: elaborare sia i bilanci pubblici che le situazioni contabili di periodo e consentire, in tempo reale di realizzare un vero e proprio identikit delle imprese per coglierne punti di forza e di debolezza e capire quindi come intervenire.
“La cosa ad esempio che colpisce della società rosanero – aggiunge Fischetti – è che, nonostante mostri un buon equilibrio economico-patrimoniale, goda poi di una bassa disponibilità liquida, pari a soli 154 mila euro”. Ragion per cui è stata inserita nella categoria “runners”, ossia quelle aziende che crescono a ritmi elevati, ma sembrano non supportare tale crescita con un uguale incremento di efficienza patrimoniale. Nonostante questo, la società di Zamparini è in testa per utile netto, seguita dal Catania, dal Napoli, dall'Udinese e dalla Lazio (le peggiori sono Roma, Milan, Fiorentina, Inter e Juventus) e si posiziona sul podio anche nella classifica del margine operativo lordo, ossia la differenza tra ricavi e costi. Risultati raggiunti grazie alla campagna trasferimenti che ha visto Zamparini chiudere operazioni importanti come ad esempio la cessione definitiva di Kjaer che ha portato una plusvalenza di 9,4 milioni di euro, o quella di Cavani per un corrispettivo di 5 milioni di euro. Anche se l'incremento maggiore è stato determinato, come si legge nella relazione allegata al bilancio 2011 della società, “dalle maggiori plusvalenze da cessione dei diritti pluriennali dei calciatori: 25,4 milioni contro l'1,2 del precedente esercizio”.
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