Accorpare gli aeroporti di Palermo e Trapani. E’ la proposta del deputato regionale del Gruppo Misto, Mimmo Fazio, ex Sindaco di Trapani. Per Fazio è ancora determinante il ruolo della mano pubblica nella gestione della società Airgest SpA e suggerisce che il 20% delle azioni torni alla ex Provincia Regionale e che si persegua un tentativo di fusione con Gesap SpA in direzione di un polo aeroportuale della Sicilia Occidentale. Indicazioni contenute in una interrogazione sulla annunciata la cessione di quote azionarie Airgest da parte della Regione sulla base del decreto firmato da Rosario Crocetta che dispone il Piano di riordino delle aziende partecipate. Airgest, secondo la valutazione della Regione che ne è socio di maggioranza con il 59,68% delle azioni, non rientra tra le società strategiche nelle quali mantenere quote di partecipazione.
L’on. Fazio, pur riconoscendo come la cessione di quote a privati sia una strada già tracciata dalle norme europee, ritiene tuttavia ancora centrale la presenza della mano pubblica in un settore che è strategico e chiede «che la Regione Siciliana restituisca parte delle sue quote, fino ad un massimo del 20% del complessivo azionario Airgest S.p.A., al costituendo Libero Consorzio dei Comuni così consentendo ai comuni del territorio provinciale una legittima rappresentanza in seno alla società affinché gli enti locali consorziati possano salvaguardare l’operatività dello scalo, determinando, concordandola con i soci privati, una politica di marketing territoriale per sostenere il rilevantissimo flusso turistico che l’aeroporto di Trapani con i voli della compagnia low cost Ryanair incrementa da anni». Inoltre Fazio suggerisce se non sia il caso «prima che vengano cedute le quote dell’Airgest… avviare un tentativo di fusione tra le società Airgest e Gesap per giungere ad una attività complementare e non concorrenziale tra i due scali aeroportuali».
Fazio ricorda come «grazie a ingenti investimenti per oltre venti anni da parte della ex Provincia Regionale di Trapani» oggi Birgi è il «terzo scalo per volumi di traffico della Sicilia… complementare con lo scalo di Palermo nell’offerta del trasporto aereo su un bacino di oltre 2 milioni di abitanti»; egrazie anche alla compagnia aerea Ryanair e agli accordi di comarketing «nell’ultimo dei quali, dopo la abolizione della Provincia Regionale di Trapani, sono coinvolti anche i comuni del territorio provinciale Trapanese».
Non manca nell’atto ispettivo una nota critica riguardo il manifesto scarso interesse della Regione che ha disertato nel luglio 2014 l’assemblea dei soci, e per ben due volte, nel settembre e nell’ottobre 2015, ha fatto saltare le sedute di insediamento del CdA e di nomina del presidente «non avendo addirittura individuato i propri rappresentanti in seno all’organismo societario».
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