Last updated on 28 febbraio 2021
“Il ripristino per le trivellazioni petrolifere del limite delle 12 miglia dai confini delle aree protette, già stabilito nel 2010 dal governo Berlusconi e poi brutalizzato da quello Renzi, vede il governo ammettere il proprio errore, compiere non un passo, ma una vera e propria capriola all’indietro e costituisce una prima, ma ancora nons ufficiente, vittoria contro il rischio di inquinamento del nostro mare”. Lo ha dichiarato il senatore siciliano Antonio d’Alì, vicepresidente di Forza Italia a palazzo Madama, “da sempre in prima linea nella lotta alle trivellazioni petrolifere nel Mediterraneo”.
“E’ certamente frutto di tante battaglie e di sprezzanti risposte, ma anche di tanta sana tenacia. Ora – ha aggiunto – ci attendiamo l’immediata conseguente decisione di blocco dell’iterdi tutte le autorizzazioni attivate ai sensi dell’art.38 del
cosiddetto Sblocca-Italia. E ci attendiamo altresì che il governo italiano, invece di fare da mosca cocchiera e da grillo parlante per demagogici e inutili trattati internazionali sull’ambiente, si faccia promotore di una seria e concreta azione euro mediterranea per il disinquinamento marino”.
cosiddetto Sblocca-Italia. E ci attendiamo altresì che il governo italiano, invece di fare da mosca cocchiera e da grillo parlante per demagogici e inutili trattati internazionali sull’ambiente, si faccia promotore di una seria e concreta azione euro mediterranea per il disinquinamento marino”.
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