«La bocciatura dell’emendamento Dipasquale ci conferma due cose: 1. A Palermo regna il caos più totale, visto che la stessa maggioranza ha bocciato un emendamento di un loro “alleato”. 2. Se vogliamo una cosa ci dobbiamo pensare noi sindaci perché i deputati regionali non vogliono o non sanno difendere i diritti di un intero territorio» Questo quanto scritto dal primo cittadino di Modica, Ignazio Abbate all’indomani della bocciatura dell’emendamento presentato dal deputato del Pd per distribuire le Royalties anche agli altri comuni della provincia di Ragusa.
Dipasquale e Abbate hanno lo stesso obiettivo, ma i due continuano a scontrarsi e il primo cittadino modicano non manca di far notare che la bocciatura dell’emendamento inserito nella finanziaria regionale, sia il risultato del fallimento politico dell’ex sindaco di Ragusa che si è visto voltare le spalle dallo stesso Partito democratico, sua compagine di appartenenza. Il primo scontro tra i due è avvenuto a suon di citazioni sanremesi, con il sindaco di Modica che, in maniera provocatoria, rivendicava il suo contributo importante per la presentazione dell’emendamento, una battaglia sul merito prima di sapere se l’emendamento stesso venisse approvato. Alla città della contea, come tante altre città del ragusano, la bocciatura dell’emendamento sulla ridistribuzione delle royalties avvenuta per mano del Movimento 5 stelle e di Forza Italia, oltre che da altri esponenti del Pd, brucia molto perché, stando alle proiezioni prospettate dallo stesso Dipasquale, la città ha perso quasi 900 mila euro. Sul tema sono intervenuti anche i rappresentanti della lista civica Adesso Modica, Claudio Gugliotta e Mommo Carpentieri, che scrivono:
A prescindere dalla paternità di chi ha proposto l’emendamento all’Ars sulla suddivisione delle Royalties petrolifere del 30 percento sui territori iblei, ci sembra doveroso sottolineare come il finanziamento di 880mila euro che ne sarebbe derivato avrebbe dato un respiro di sollievo alla città di Modica. A fronte di circa 28 milioni di euro, che sono il tesoretto rappresentato dalle Royalties, che fa gola a tanti, a Ragusa sarebbero rimasti ben 24 milioni, mentre i restanti 4 milioni di euro sarebbero stati ridistribuiti ai Comuni iblei, tra cui Modica, con quasi 900 mila euro. Una cifra irrisoria rispetto al “fondo” ragusano che avrebbe però rappresentato per Modica, così come per gli altri comuni interessati, un sollievo in termini finanziari, soprattutto per ambiti d’azione come l’ambiente e la tutela della salute che difficilmente i Comuni hanno la forza di mettere in atto. La guerra tra il Pd e il Movimento cinque stelle ha causato la bocciatura di un emendamento quanto mai lecito e l’inutile vittoria di “Pirro” del Comune ragusano, che a discapito di tutti gli altri Comuni, si tiene tutto il tesoretto. Anche a Modica la politica alterna umori ballerini e rivendicazioni quanto mai ormai obsolete che odorano più che altro di campagna elettorale imperante. “Adesso Modica” auspica che in futuro una situazione del genere non si verifichi più e al di la delle appartenenze politiche e dei ruoli istituzionali, quali sindaci e parlamentari, si lavori in sinergia per lo sviluppo dei territori iblei e in particolare di Modica che, insieme a Vittoria, perde il finanziamento più cospicuo.
Il conigliere del Movimento Città Ragusa: I dati delle estrazioni del 2015 si devono ancora conoscere
Sul tema è intervenuto anche il consigliere comunale di Ragusa Carmelo Ialacqua del Movimento Città Ragusa che mette in discussione le proiezioni di Dipasquale, ecco cosa scrive:
Sui social network e sui giornali locali, negli ultimi due giorni, ho avuto modo di leggere una lunga e dettagliata dichiarazione dell’onorevole Nello Dipasquale, in merito a possibili incassi di royalties sfumati a seguito della bocciatura della sua proposta politica “solidaristica”. L’onorevole afferma così che quest’anno Vittoria avrebbe “perso” 1 milione di euro, Modica 880 mila euro, e via dicendo, mentre Ragusa avrebbe incassato ben 24 milioni…Temo che la “notizia” e i dati riportati non siano corretti: i calcoli dell’onorevole NON sembrano riferirsi al petrolio estratto nel 2015, che farà maturare le royalties per il 2016; piuttosto il dato di 28 milioni e 300 mila euro, alla base del suo calcolo di miracolosa distribuzione di pani e di pesci a tutti i Comuni iblei, a mio avviso si riferisce all’incasso del Comune di Ragusa avuto nel 2015 sul petrolio estratto nel 2014! Non si conoscono ancora i dati certi di incasso per il 2016, riferiti alla produzione del 2015, madi sicuro sappiamo che nel 2014 il prezzo medio del petrolio si attestava sui 91 dollari circa al barile, mentre nel 2015 il prezzo medio scendeva a 49 dollari. Se ne deduce quindi che l’incasso del Comune di Ragusa per il 2016 potrebbe oscillare intorno ai 15 milioni di royalties – ma se è confermato il calo di produzione dei pozzi ragusani, secondo le voci che raccolgo in giro, probabilmente si scenderà sotto i 15 milioni. Si può quindi concludere che, a seguito dei forti ribassi del prezzo del petrolio e il calo estrattivo, se fosse passata la proposta “solidaristica” dell’onorevole Dipasquale, che sotto i 15 milioni di euro non faceva scattare alcuna suddivisione con altri Comuni, NON si sarebbe effettuata alcuna distribuzione di pani e di pesci in provincia; oppure, a fronte di un incasso ottimistico di poco superiore ai 15 milioni, si sarebbe spartita una manciata di euro buoni solo per pagarsi qualche consumazione al bar. Il Comune di Ragusa avrebbe comunque subito il danno del prelievo forzoso di 5 milioni di euro sulle royalties percepite, per finanziare indebitamente la legge per Ibla. Se i miei dati sono corretti – pronto sempre a riconoscere un eventuale errore e chiedere umilmente scusa – c’è da chiedersi a chi giovi il calcolo di pura accademia realizzato dall’onorevole ragusano, che fa riferimento a numeri del passato. Di sicuro non aiuta né i cittadini ragusani, né quelli di Vittoria o Comiso o Modica, a fare chiarezza sul delicato argomento delle royalties!
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