Sbloccati, attraverso un apposito decreto, i fondi necessari per il pagamento degli uomini-radar dell’aeroporto di Comiso”. Dopo aver ricevuto le relative rassicurazioni dall’assessore regionale all’Economia, Alessandro Baccei, è l’on. Nello Dipasquale (Pd) a comunicare l’avvenuta erogazione delle somme necessarie per il pagamento dei cosiddetti “servizi di assistenza al volo”. Ogni biennio tali servizi costano 4,5 milioni di euro e mentre in tutti gli aeroporti italiani questi costi sono a carico dello Stato, per l’aeroporto di Comiso sono invece a carico della società. Un aiuto arriva dalla Regione che aveva finora avuto modo di pagare, per problemi di liquidità, fino al 31 agosto 2015. “Era necessario dunque che si tornasse, come sollecitato e richiesto anche dal sindaco di Comiso, Filippo Spataro, ad accreditare le somme utili al Comune di Comiso che le passerà alla Soaco, la società che gestisce l’aeroporto casmeno che a sua volta li aveva già anticipati – spiega Nello Dipasquale – La Regione ha sempre cercato di sostenere l’aeroporto e anche in questa occasione, dopo le opportune sollecitazioni, provvederà ad erogare le somme previste per altri sei mesi rispetto alla fine di agosto scorso. Attendiamo, nel frattempo, la firma del decreto che fa riferimento all’accordo di programma per i servizi Stato-Enav in modo tale che finalmente, come avviene per tutti gli altri aeroporti, anche i controllori dell’aeroporto di Comiso, ormai divenuto di interesse nazionale, saranno pagati dallo Stato”.
Dell’argomento ci siamo ampiamente occupati in passato, con la somma di 1,2 mln che la Regione darà al Comune che, a sua volta, la girerà alla Soaco cosa si risolverà? Ben poco. Il passo importante, per le sorti dell’Aeroporto di Comiso sarebbe quello della firma del contratto di servizio con Enav che, a quel punto, si farebbe carico delle spese relative agli assistenti di volo attraverso l’incremento delle tariffe dei biglietti.
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