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Sanità in Sicilia: tagli ai posti letto, concorsi rinviati. Medici all'attacco

La situazione della sanità in Sicilia registra un momento di grande incertezza, dopo i proclami degli ultimi mesi. Da un lato da Roma si spinge per un ulteriore taglio dei posti letto nelle strutture pubbliche dell’isola, dall’altro lato ci sono molte difficoltà a far partire i concorsi per la stabilizzazione del personale precario, concorsi che, secondo l’assessore Baldo Gucciardi, ma è un miracolo se partiranno entro il 2016.

 I sindacati della Dirigenza Medica della  Sicilia (AAROI-EMAC, ANAAO ASSOMED, CIMO, CGIL FP MEDICI, CISL MEDICI, FASSID, FESMED, FVM, UIL FPL MEDICI) sono sulle barricate e denunciano il “vergognoso balletto sulle speranze dei precari e sulle aspettative di salute dei cittadini siciliani per i quali l’accesso equo alle cure è una chimera, non un dettato costituzionale”.

“Il Ministero della Sanità – si legge in una nota congiunta – mira al taglio di altri 560 posti letto negli ospedali pubblici. È sorprendente come le OO.SS. mediche vengano a sapere dagli organi di stampa, piuttosto che dalle sedi istituzionali competenti, che il Ministero della Sanità avrebbe avanzato la richiesta dell’ulteriore taglio di 560 posti letto negli ospedali pubblici siciliani e l’indispensabile modifica della Rete Ospedaliera con il necessario blocco del reclutamento delle migliaia di figure professionali che, con contratti a termine, hanno consentito il mantenimento dei LEA. Gli stessi mezzi stampa inseriscono le risposte rassicuranti dell’assessore alla Salute, on.le Baldo Gucciardi, il quale sostiene “essere tutto a posto, dal momento che sono stati mandati i chiarimenti a Roma”.

“È bene che si sappia – prosegue la nota – che la posizione assunta da molti direttori generali delle Aziende sanitarie, è di chi nicchia – ancora – dichiarando che “sì, potremmo assumere ma per ora, forse, è meglio attendere” e, nel frattempo, non mancano le continue docce gelate per tutti questi professionisti a tempo i quali, dopo la ‘carota’ della Circolare Assessoriale per il reclutamento, ora intravvedono il ‘bastone’ della prossima scadenza delle graduatorie concorsuali, in atto valide”.

“Nelle aree dell’emergenza – sottolineano in sindacati – ci avviamo verso un’estate drammatica, di lacrime e sangue, perché gli organici degli ospedali sono ormai allo stremo (soprattutto con l’applicazione della L.161 sui riposi e sull’orario di lavoro), visto che gran parte dei direttori generali ha disatteso nella formulazione delle dotazioni organiche, l’indicazione a tener conto di tale normativa. Mentre con dovizia si attivano unità operative complesse, doppioni delle esistenti, in barba alla normativa nazionale e senza provare alcuna vergogna”.

E poi critiche all’assessore Gucciardi. “L’assessorato regionale alla Salute – denunciano – diventa un “porto delle nebbie” dove si perdono speranze di rapida assunzione da parte di migliaia di precari e dove si smarriscono, amplificandosi, i dubbi circa la congruità dei titoli presentati da numerosi direttori generali, utili alla loro nomina. I cittadini devono sapere che le liste d’attesa sempre più infinite, non sono il risultato di un‘attività libero-professionale scorretta da parte dei medici (come qualche direttore generale vaneggiando ha detto, per spostare l’asse del problema, scaricando così le responsabilità), ma l’esito di una politica miope di “tagli” e “rientri”, e della scorretta utilizzazione delle risorse economiche (all’assessore Gucciardi e ai direttori generali chiederemmo: “quante consulenze lautamente pagate si dovrebbero eliminare?”), e di continue distrazioni di somme dal Fondo sanitario regionale per altri scopi (e qui aggiungeremmo: “vero presidente Crocetta?!”)”.

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