E’ da escludere ogni ipotesi di privatizzazione del servizio di 118 e di destrutturazione della societaria sulla base della sostenibilità tout court dei costi del servizio”. Lo dice l’assessore alla Salute, Baldo Gucciardi, che ha incontrato i sindacati sulla mancata sottoscrizione del contratto di servizio tra la Seus e l’assessorato regionale della Salute per il 2016. Gucciardi si è impegnato “sul mantenimento dell’egida pubblica del 118 e sul rinnovo del contratto di servizio Seus in tempi rapidissimi”.
Il caso è nato quando i sindacati hanno riferito l’esito di un incontro con i vertici della Seus. L’azienda pubblica ha comunicato che la Regione aveva inviato una lettera con cui dichiarava che i costi – intorno a 100 milioni di euro all’anno – sono troppo alti e bisognava verificare se è possibile allinearli a quelli che si registrerebbero rivolgendosi al mercato.
I sindacati hanno lanciato l’allarme sul rischio che la gestione delle ambulanze in tutta la Sicilia venga affidata a privati. Ipotesi che anche alcuni vertici aziendali non avrebbero escluso durante i colloqui.
Sulla società che gestisce il servizio di ambulanze in Sicilia, ieri si è espresso anche Pippo Digiacomo, presidente della commissione Sanità all’Ars: “Si proceda immediatamente alla nomina del direttore generale del Seus 118 e subito dopo alla redazione di un piano industriale che dia certezze al futuro di quest’azienda e alla qualità del servizio”.
“Non conosco nessuna azienda al mondo – aggiunge Digiacomo – con una spesa di cento milioni di euro l’anno e 3.500 dipendenti che navighi a vista per anni, nell’incertezza e nella precarietà. Vale la pena ricordare che il 118 è parte integrante del servizio sanitario regionale, strategico e di enorme delicatezza: con tutte le sue antiche pecche, è uno dei migliori d’Italia. Si proceda dunque senza ulteriori indugi alla definitiva strutturazione dell’azienda, senza mettere ulteriori ‘pezze'”.
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