Un vecchio proverbio recita “La fretta è cattiva consigliera”.
Di questo adagio ha fatto tesoro l’Assessorato alla Famiglia, diretto dall’on.le Gianluca Miccichè, almeno per quanto riguarda la spesa comunitaria 2014/2020.
Abbiamo messo a confronto la documentazione consegnata nella riunione del Comitato di Sorveglianza del 10 giugno 2015 con quella avuta nella riunione dello scorso 30 maggio.
Il confronto ci lascia basiti!
Nulla ci sorprende ma sapere che nella Regione, con il più elevato tasso di povertà (sia relativa che assoluta), dove i fenomeni di emarginazione e di esclusione sociale tendono ad accrescersi, la spesa comunitaria a valere sull’Asse 2 (inclusione sociale e lotta alla povertà) del Por FSE 2014/2020 è stati pari a 0, grida vendetta.
Questo nonostante che nella riunione del giugno 2015 fosse stato consegnato un cronoprogramma (Tabella 1, Tabella 2, Tabella 3, Tabella 4) che indicava nel gennaio/febbraio 2016 l’avvio delle prime misure.
Le due tabelle indicano con chiarezza che, forse, solo nel 2017 si comincerà a spendere. Non si tratterà di essere gufi ma corriamo il concreto rischio, se non sarà recuperato il tempo perduto, di perdere ancora una volta le risorse comunitarie, con buona pace dei proclami governativi.
Oggi, i nuovi cronoprogrammi spostano al 2017 l’avvio della spesa, sempre che si dia immediatamente vita alle procedure previste. Un anno perso, un anno nel quale “L’Asse 2 (così si esprime l’Autorità di Gestione) di responsabilità del dipartimento regione della Famiglia e politiche sociali, non ha fatto registrare avanzamenti né in termini di impegni né di spesa. Di ciò, aggiungiamo noi, qualcuno e non può non essere l’Assessore alla Famiglia deve assumersi la responsabilità, indicando quali sono le iniziative che ha adottato o che intende adottare per ovviare a questo scandalo. Troppi assessori vanno in giro a spiegare che le risorse comunitarie rappresentano l’ultimo treno per la Sicilia: inizino a spiegarlo ai loro colleghi di giunta. Troppo tempo si sta sprecando e con il tempo si perde l’opportunità di dare una risposta ai più deboli della società siciliana.
Palermo 12 giugno 2016
Giuseppe Di Natale
Forum Terzo Settore Sicilia
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