Giovanni Moscato, avvocato alla soglia dei 40 anni, è il nuovo sindaco di Vittoria. Si tratta di un risultato per certi versi storico perché Moscato è riuscito a farsi eleggere in una città tradizionalmente e storicamente di sinistra, lui che invece ha militato sempre nella destra sin dai tempi di Alleanza Nazionale, divenendo punto di riferimento del movimento giovanile (Azione Giovani). Nonostante in queste elezioni abbia deciso di presentarsi senza simboli di partito, ma sotto le ali delle liste civiche, l’avvocato Vittoriese ha avuto sempre un percorso lineare e coerente tra le fila della destra, fino alla adesione al partito della Meloni (Fratelli d’Italia) accantonato, almeno per quanto riguarda il simbolo, a ridosso delle elezioni. “Questa cosa di presentarsi senza i simboli di appartenenza – ha ripetuto più volte la deputata del M5S, Vanessa Ferreri, non la capisco proprio, ha vergogna di candidarsi con il suo partito?. Quella di Moscato è stata una scelta sicuramente studiata nei minimi particolari, niente simboli e niente big politici ai comizi, sarebbe potuto essere controproducente in una città dove anche dei deputati eletti con un largo consenso e con un percorso di tutto rispetto, sempre nell’area della destra, hanno fallito non appena hanno tentato la scalata a Palazzo Iacono. Alla fine Moscato ha vinto con il 55, 16 % dei voti distaccando quasi di 11 punti percentuali Ciccio Aiello, volto storico della sinistra ragusana, già sindaco di Vittoria diverse volte, deputato e assessore regionale. Vittoria ha scelto il nuovo aprendo le porte ad una nuova fase politica, una fase inedita che sta creando molte aspettative. Aiello, dal canto suo, ha incassato la sconfitta con fare battagliero, come è nel suo stile, ecco uno dei suoi primi post su Facebook:
RINGAZIAMENTO: Un abbraccio a tutti coloro che mi hanno votato Un ringraziamento ai sostenitori Un impegno a sostenere la Citta’ e la sua crescita. Ripartiamo da qui , con i giovani, i ragazzi, gli uomini e le donne che domandano un futuro migliore. Abbiamo lottato per un patrimonio di valori importanti che vivono grazie a noi . Legalita’ Solidarieta’ Lavoro e Sviluppo, sono i vessili di un impegno che consegno alle giovani generazioni, Sono un vittoriese prima di tutto e di sinistra. Credo nel futuro di Vittoria.
Il tonfo del PD, la sconfitta dei Nicosia e l’affermazione dei 5 Stelle
Alla fine Aiello se la prende con l’ex sindaco, Giuseppe Nicosia, accusato di aver fatto convergere i propri voti su Moscato, già proprio quel Nicosia, primo cittadino indiscusso per sue legislature, protagonista di un tonfo con il simbolo del PD che in pre-campagna elettorale sembrava garantire certezze ad una candidata giovane e pulita pronta a raccogliere l’eredità del sindaco uscente, ma la corsa di Lisa Pisani si è fermata ad un misero quanto inaspettato 9,3%, poco più di un punto percentuale in più rispetto alla lista, una vera e propria disfatta per un partito e per dei politici che per decenni hanno guidato la città di Vittoria. I cittadini di Vittoria avevano voglia di cambiare, ma hanno bocciato anche il sindaco del M5S, Carmelo Giurdanella, che ha pagato le frizioni interne fermandosi al 15, 63%, una sconfitta che si può leggere con un tonfo personale se si pensa che quella dei grillini è stata la lista più votata e che andrà a rappresentare la forza di opposizione più rappresentata in consiglio.
Lo spettro del voto di scambio
Vittoria non è stata mai una città facile e, anche stavolta, la campagna elettorale, seppur meno rispetto al passato, ha vissuto momenti di tensione. A denunciare anomalie sono stati Aiello e la deputata del M5S, Vanessa Ferreri, che ha parlato di facce poco raccomandabili davanti ai seggi elettorali, bigliettini volanti all’interno delle sezioni e Pulman con anziani portati a votare stile prima Repubblica. Numerose le richieste di intervento inoltrate alle forze dell’ordine per far allontanare alcuni soggetti dai seggi, ma anche fatti eclatanti come un elettore di Scoglitti che ha votato due volte, un caso che è stato archiviato come mero errore. Ma gli ultimi giorni di campagna elettorale sono stati condizionati dallo spettro dell’indagine per voto di scambio coordinata dal Procuratore aggiunto di Catania Amedeo Bertone (da poco procuratore a Caltanissetta) e dal sostituto Valentina Sincero, è nata dalle dichiarazioni di due collaboratori di giustizia, Biagio Gravina e Rosario Avila. Nel registro degli indagati sono finiti anche i due fratelli Nicosia, Giuseppe e Fabio e Lisa Pisani. Della possibilità di un possibile scioglimento per mafia della città nessuno ne vuol nemmeno sentir parlare, tutti i politici hanno fatto quadrato a tutela di Vittoria, a partire proprio dal neo sindaco che ha dichiarato di essere stato indagato per par condicio, una definizione scaturita dal fatto che le indagini toccano Moscato per il rapporto di parentela tra un consigliere, candidato a sostegno dell’avvocato vittoriose, con i membri di un clan mafioso. Domani lo stesso Moscato sarà sentito dal Procuratore, dopo domani, invece, sarà la volta di Aiello, ma tutti riconoscono il ruolo e la vittoria sacrosanta del nuovo primo cittadino a partire proprio Giuseppe Nicosia che ieri ha tenuto a congratularsi con il suo successore lanciando un messaggio di fair play politico apprezzato da più fronti.
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