Addio ai ballottaggi in Sicilia. La commissione Affari istituzionali dell’Ars, infatti, ha approvato un emendamento alla legge elettorale che prevede l’abolizione del secondo turno anche nei comuni con più di 15 mila abitanti.
La proposta è frutto di un accordo Forza Italia-Partito democratico e se Sala d’Ercole dovesse confermare l’orientamento della commissione, da ora in poi, verrebbe eletto il candidato più votato, a prescindere dalla quantità di preferenze ricevute. Bocciata, dunque, la linea grillina che prevedeva una soglia minima da raggiungere per essere eletti al primo turno ed evitare il ballottaggio.
L’emendamento prevede anche una novità sul premio di maggioranza. Con la riforma attualmente in discussione la maggioranza assoluta in consiglio comunale scatterebbe automaticamente solo se le liste collegate al sindaco eletto hanno raggiunto il 40%. In caso contrario il consiglio comunale verrebbe eletto su base proporzionale, cioè assegnando un peso specifico a ciascun partito in funzione dei voti effettivamente ricevuti.
Soddisfatta Forza Italia che tramite il suo coordinatore regionale, Gianfranco Micciché, sottolinea: «L’eliminazione dei ballottaggi in Sicilia è atto di vera rivoluzione democratica e io non posso che esserne felice. Oggi ha vinto la politica e la politica ha fatto vincere la democrazia. I ballottaggi, mutati ormai gli scenari del Paese, creavano un vulnus di rappresentanza, per cui a vincere non era mai il progetto politico voluto dalla gente, ma il sindaco meno peggio, come ampiamente dimostrato dalle ultime amministrative. Per la prima volta si annullano i ballottaggi, ancora una volta la Sicilia è laboratorio di buona politica».
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