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Scicli: Giannone è Sindaco, ma è giallo sul premio di maggioranza

Tutto quello che di negativo la nuova legge elettorale siciliana poteva offrire, l’ha offerto a Scicli dove si è registrato il primo vero test per la legge n 17 approvata all’Ars l’11 agosto del 2016. Come avevamo anticipato in un articolo pubblicato il 1 ottobre del 2016, grazie al contributo del politologo dell’Università di Enna Giancarlo Minaldi, a qualsiasi sindaco eletto sarebbe connvenuto vincere al secondo turno perché al primo avrebbe rischiato di trovarsi con una maggiornaza in consiglio di colore diverso rispetto alla sua coalizione. A Scicli ha vinto il Preside Enzo Giannone, sostenuto da un polo civico molto eterogeneo, prendendo quasi il 44% delle preferenze a fronte del 31% raggiunto dalla principale competitor Rita Trovato. Stando alle nuove disposizioni della legge elettorale, dunque, Giannone è sindaco a primo turno, ma ecco però che si è aperto il grande dibattito sull’assegnazione o meno del premio di maggioranza. Sostanzialmente è successo che le liste collegate a Giannone si sono attestate al 37,95% così, volendosi fermare a quanto sancito dalla legge n 17 dell’11/08/2016, al’art 3, comma 2, non ottiene il premio di maggioranza che scatta quando il gruppo di liste collegate al sindaco eletto raggiungono il 40% dei voti validi. In questo caso, quindi, l’assegnazione dei seggi viene fatta secondo il calcolo del proporzionale puro, muovendo dal metodo d’hondt. Detto in soldoni in questo caso Giannone non avrebbe la maggioranza in consiglio dove, invece, avrebbe solo 6 componenti espressione della sua coalizione. Secondo alcuni esperti che ruotano attorno alla coalizione del neo sindaco, questa legge va invece interpretata in maniera diversa; Loro in pratica fanno un calcolo differente del quoziente elettorale e sostengono che dal calcolo dei voti di coalizione vanno scomputati i voti delle liste che non hanno superato lo sbarramento del 5% e, se così fosse, le liste collegate al sindaco raggiungerebbero il 41% dei voti.  Per i promotori di questa teoria, insomma, l’affermazione della legge che dice che  l’assegnazione dei seggi va calcolata non computando le liste al di sotto della soglia di sbarramento, va estesa anche per il premio di maggioranza. Il fatto è che, come è d’uso in Italia, le leggi non sono mai chiare e si prestano a svariate interpretazioni. Tutto questo porterà comunque alla presentazione di ricorsi e controricorsi, ma al momento si attende il responso della commissione elettorale, capeggiata da un magistrato, che intanto ha proclamato sindaco Giannone, ma per le liste ed il premio di maggioranza si esprimerà forse Venerdì. Se quello di Scicli doveva essere un test per questa nuova legge elettorale, si può certramente affermare che il risultato non è stato  positivo per una serie di motivi che partono da una scarsissima comunicazione relativamente alle novità introdotte. Se alle 4 del mattino la compagine di Enzo Giannone già festeggiava la vittoria, ma dal comune erano stati ufficializzati i dati di sole 3 sezioni, è segno che qualcosa non ha funzionato. Per prima cosa i presidenti di seggio hanno lamentato il deficit della prefettura che ha inviato loro dei Vademecum contenenti disposizioni legate alla vecchia legge elettorale, ciò li ha privati di uno strumento importante utile a far fronte alle contestazioni. In ogni sezione pare che sia stato diverso il metro utilizzato dai presidenti di seggio e questo ha portato a svariate segnalazioni e complicazioni per le operazioni di scrutinio, basti pensare che i dati dell’ultima sezione sono arrivati nella sera del lunedi. Il problema è che c’è stato pochissimo tempo per far comprendere agli elettori come si votava, così ad esempio è stato molto frequente il voto di genere dato in liste diverse.

Per quanto riguarda l’aspetto prettamente politico , si può affermare che il vero sconfitto di questa tornata elettorale è il Partito democratico che ha pagato le scelte dettate dalla senatrice Padua la quale ha voluto fortemente la grande coalizione. Così, mentre l’Udc (che non esiste alla regione ma ha autorizzato l’utilizzo del simbolo) si è difeso alla grande attestandosi come il partito più votato  (confermando l’astuzia politica del deputato Orazio Ragusa che non avrà preso il sindaco, ma assume un peso non indifferente nell’ottica del lancio del nuovo simbolo centrista),  mentre la compagine che faceva riferimento all’On Minardo (NCD) ha superato per un soffio la soglia di sbarramento, per il partito democratico non si può non parlare di risultato negativo. Che per il partito del premier la strada fosse in salita lo si capiva dalle diatribe antecedenti il voto tra i due circoli, diatribe che spesso abbiamo raccontato e che hanno fatto registrare il balletto primarie si, primarie no, fino alla composizione di una lista troncata (12 candidati su 16) dopo aver saltato le primarie che, paradossalmente, erano state perfino indette. Il risultato è che il PD ha preso un misero 8% (a fronte del 14% del 2012) e molti dei consiglieri del partito democratico hanno fatto votare Enzo Giannone.

Da registrare anche il risultato non molto positivo dei 5 Stelle che non sono riusciti ad andare oltre il 13%, troppo poco per chi aspirava al ballottaggio, prestazione tutto sommato discreta se si pensa che per i 5 stelle era la prima volta in una competizione elettorale a Scicli per le amministrative.

La sorpresa positiva è stata quella del candidato Vanasia che, pur andando da solo e con una sola lista, è riuscito a captare il consenso di protesta attestandosi a quasi l’11%.

Fallimentare il risultato della candidata di destra Maria Borgia che ha preso l’1%, a lei comunque va dato il grande merito di aver portato avanti, con costanza e passione, una mission difficile, un percorso che ha perseguito da sola con la sua squadra dopo che il suo era stato presentato come un progetto condiviso che avrebbe dovuto avere il supporto di un partito solido come Forza Italia.

Il dato è che Scicli, dopo due anni molto travagliati, ha di nuovo un sindaco, presto ci sarà il passaggio delle consegne, ma la grande attesa è per il responso della commissione sul Premio di Maggioranza responso che potrebbe cambiare moltissime cose in termini di equilibri politici, ma intanto in città si respira finalmente aria di democrazia.

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