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Crocetta: “Ecco i numeri per l’assistenza dei disabili in Sicilia”

«Siamo già in condizione di costituire un fondo unico per l’assistenza integrata ai disabili di 591 milioni di euro», lo dice il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, che elenca le cifre: Fondi già impiegati 325 milioni di euro; nuovi fondi 266,5 milioni. In aggiunta 60 milioni di euro, con Lsu da dedicare all’assistenza anziani e che possono permettere ai comuni di risparmiare risorse da destinare alle persone diversamente abili.

«Probabilmente le associazioni sulla disabilità non conoscono le cifre per il semplice motivo che fino ad ora hanno rifiutato ogni confronto. Faccio un appello a loro – dice Crocetta – per aprire il dialogo per migliorare l’assistenza attraverso piani individuali di indipendenza ed individuare nuove risorse aggiuntive. La vera difficoltà che impedisce di partire subito è creata dalla differenza di opinioni fra le associazioni sulle modalità di utilizzo del nuovo fondo per i ‘gravissimi’ di circa 49 milioni di euro, che alcuni vorrebbero destinare all’assistenza indiretta tramite il sistema delle cooperative, e altri direttamente mediante trasferimenti monetari alle persone con disabilità o alle loro famiglie, sulla base di progetti personalizzati individuali».

«Naturalmente – conclude Crocetta – è in corso di verifica il numero reale dei soggetti con disabilità gravissima che secondo i dati degli enti locali è di 3.600, mentre da una prima verifica delle Asp non sarebbe superiore a 2.400, tenuto conto che in Emilia-Romagna il rapporto gravissimi/popolazione è di 3 ogni 10.000 abitanti e in Sicilia è di sette ogni 10.000 abitanti».

“E’ una sonora bugia dire che dedichiamo alla disabilità 36 milioni di euro. Tale importo è soltanto quello aggiuntivo regionale che è stato creato il 1 marzo 2017 che si aggiunge a quello nuovo  nazionale di 13 milioni di euro, a tale somme vanno aggiunti, sempre per i disabili gravissimi, 175 milioni di euro di fondi nuovi della salute. In Lombardia tale fondo, ad esempio, è di 21 milioni di euro e in Emilia Romagna di 28 milioni di euro”, aggiunge Crocetta.

 

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