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L’audio su Addiopizzo, Cottone si difende: “Qualcuno ha deciso di strumentalizzarmi”

Last updated on 11 maggio 2017

Sceglie Facebook Andrea Cottone, il giornalista, dipendente in Parlamento del movimento Cinque Stelle, protagonista suo malgrado di un video (diciamo) e di un audio palesemente estorto e pubblicato con l’obiettivo di colpire il candidato Cinque Stelle a sindaco di Palermo Ugo Forello. Un audio in cui si parla di Addiopizzo e della gestione del comitato antiracket poi trasformato in associazione. “Qualcuno – scrive Cottone – purtroppo, ha deciso di strumentalizzarmi”.  E racconta la sua versione dei fatti: “Sta circolando un audio registrato nell’ambito di una riunione riservata avvenuta circa un anno fa all’interno della Camera dei Deputati, tra il sottoscritto, al quale era stato richiesto da alcuni deputati di raccogliere informazioni – come normalmente avviene nell’esercizio delle funzioni di addetto alla comunicazione del gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle della Camera – e gli stessi deputati – racconta -. Tengo, pertanto, a precisare che si trattava di un’analisi necessariamente preliminare e parziale, contenente dati, notizie o valutazioni sommarie non supportate da specifica documentazione. Questo atto rappresenta l’avvio di un iter che, a seguito di ulteriori chiarimenti, ha sciolto ogni dubbio e chiarito che le circostanze prospettate in quella conversazione si sono rilevate prive di fondamento”. E poi ribadisce: “Dispiace dunque, oggi più che mai, per la diffusione di un audio di natura altamente riservata e in alcun modo destinato alla divulgazione che non solo lede la mia privacy ma rappresenta anche una grave violazione della natura e della riservatezza dell’incarico all’epoca conferitomi nonché, eventualmente, della inviolabilità del domicilio stesso della Camera dei Deputati – si legge ancora su facebook -. Mi scuso chiaramente con tutte le persone coinvolte e, in particolare, col comitato Addiopizzo e con Ugo Forello nei confronti dei quali, in quella sede, non si sono mai volute formulare accuse di alcun tipo né, tantomeno, esprimere alcun intento diffamatorio. E’ noto, infatti, come l’esperienza di Addiopizzo abbia negli anni contribuito al progresso della città di Palermo e meriti, pertanto, tutto il più profondo rispetto. Mi preme rilevare, infine, come mi sono immediatamente attivato per denunciare l’accaduto alle autorità competenti richiedendo di accertare e individuare ogni eventuale responsabilità nonché intraprendere ogni iniziativa necessaria a inibire la divulgazione dell’audio e, per quanto possibile, a rimuovere quella in atto”.

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