L’aeroporto di Milazzo, proposto dal magnate indiano Maesh Panchavaktra , non decolla ma resta in pista. Entro il mese di settembre, secondo fonti della Regione siciliana, si dovrebbe tenere l’incontro tra i vertici della regione siciliana e l’imprenditore per la firma del protocollo di intesa. Lo scrive oggi il quotidiano Il Sole 24Ore. Un incontro fin qui rinviato per l’indisponibilità dell’ambasciatore indiano. Il progetto di Panchavaktra prevede la costruzione di un aeroporto, una piastra logistica multimodale per lo scambio bilaterale di merci con l’Asia e un porto. Panchavaktra che ha mostrato interesse per l’area industriale di Milazzo e a gennaio è venuto in Sicilia per presentare il programma di investimenti da un miliardo in cinque anni e una previsione di nuovi posti di lavoro che potrebbe arrivare a 15mila unità.
Il progetto, come si ricorderà, è stato presentato a gennaio ai giornalisti nel corso di una conferenza stampa convocata dal presidente della Regione Rosario Crocetta, sembra però essere rimasto sulla carta. A febbraio l’imprenditore indiano sarebbe dovuto tornare in Sicilia per firmare un protocollo d’intesa con la Regione. Quella firma non c’è stata e non c’è stata nemmeno a dopo. Tanto che, nei giorni scorsi, i comitati promotori di quello che inizialmente è stato definito l’aeroporto del Mela (dal nome del paese San Filippo del Mela nel cui territorio era prevista la costruzione) hanno chiesto l’intervento dei deputati regionali messinesi e dei sindaci per fare in modo di firmare questo protocollo entro l’estate. «Gli studi di fattibilità – ha spiegato il portavoce dei comitati, l’ingegnere Carmelo di Bartolo – dimostrano che l’aeroporto si può fare sia per quando riguarda la situazione dei venti e l’orientamento della pista, sia per quanto riguarda lo spazio di manovra degli aeromobili che non andrà assolutamente ad interferire con le strutture della vicina raffineria di Milazzo». Secondo i rappresentanti dei comitati, la Regione ha ritenuto meritevole di interesse sia la documentazione economica inviata dall’imprenditore sia l’ipotesi tecnica che prevede l’opera nell’area industriale e nello specifico tra Torregrotta e Milazzo.
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