Il Segretario del PD, Matteo Renzi, continua il suo viaggio per la Sicilia per presentare il suo Libro “Avanti, perché l’Italia non si ferma”, ma per cercare di lanciare anche la volata al rettore Fabrizio Micari candidato premier alle prossime regionali.
Arrivato con oltre un’ora e trenta di ritardo, Matteo Renzi ha iniziato il suo intervento al Poggio del Sole Resort, nel capoluogo Ibleo, riagganciandosi alla sua ultima visita, parlando così del referendum costituzionale.
“Trovo sempre più gente – ha dichiarato il Segretario PD– che si rende conto che quanto detto dai sostenitori del no i quali sostenevano che in 6 mesi avrebbero fatto la riforma costituzionale era falso. “In sei mesi – ha dichiarato Renzi– è stato rifatto solo il CNEL, 48 persone nuove che sono a disposizione dell’associazione, non si è cambiata la legge elettorale e il paese ha oggettivamente una situazione di palude istituzionale”.
Una parte del discorso, invece, Renzi lo ha dedicato alle infrastrutture, prendendo spunto dalle condizioni della Siracusa-Gela. “Sono arrivato qui da Siracusa – ha raccontato- quando stavo sobbalzando su un pezzo di strada, così ho chiesto a Faraone: ma per questa autostrada non avevamo dato i fondi? La risposta di Faraone: Matteo quella è una storia vecchia”.
Così Renzi ha chiesto ai suoi uomini ragusani di impegnarsi per il completamento dell’opera che è- ha detto- una priorità.
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Riguardo le infrastrutture il leader dem ha espresso chiara e netta la sua pozione, riprendendo, come esempio, il no del Movimento 5 Stelle alle Olimpiadi di Roma. “Non si può continuare con la logica che siccome c’è il sospetto corruzione non si fanno opere pubbliche”.
Da Ragusa Renzi ha parlato anche, ma non troppo, di regionali giudicando gli avversari di Micari: “Cancelleri – ha dichiarato- è un grillino quindi un non democratico, Musumeci è il vecchio perché è la quarta volta che si candita, gli altri sono togli voti”.
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