La seconda sezione del Tribunale di Messina (presidente Mario Samperi, a latere Rosa Calabrò e Valeria Curatolo) ha dichiarato ”non doversi procedere per intervenuta prescrizione” relativamente al tentativo di “induzione indebita a dare o promettere utilità” (319 quater codice penale) e per il falso in atto pubblico per Cateno De Luca, Carmelo Francesco Oliva, Renzo Briguglio, Roberto Favosi, Fabio Nicita, Pietro D’Anna, Benedetto Parisi, Tindaro Eugenio De Luca. De Luca è stato assolto dalla contestazione di abuso d’ufficio “perché il fatto non sussiste”.
Assolti anche Natale Gregorio Coppolino, Grazia Rasconà, Pietro D’Anna, Giuseppe Bertino, Salvatore Piccolo, Carmelo Satta, Giuseppe Giardina, Paolo Crocè, Antonino Cascio, Carmelo Crocetta. “Per noi è come se ci fosse stata un’assoluzione piena su tutti i fronti – ha spiegato l’avvocato di De Luca, Tommaso Micalizzi – perché ci interessava soprattutto dimostrare che non ci fu nessun abuso d’ufficio. Siamo contenti di esserci riusciti”.
Cateno De Luca assolto oggi nel processo per il cosiddetto ”sacco” di Fiumedinisi, comune messinese di cui era sindaco, rimane agli arresti domiciliari per l’accusa di associazione per delinquere e evasione fiscale. Il deputato regionale era stato arrestato mercoledì scorso tre giorni dopo il voto delle regionali. Nel processo De Luca era accusato di tentativo di concussione, falso e abuso d’ufficio. Per quest’inchiesta era stato arrestato nel giugno 2011.
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