“Oggi il presidente Amat in commissione ha confermato che il bilancio sottoposto al socio perde al 2017 6,4 milioni di euro. In più in quel bilancio non sono stati ancora stralciati i crediti del Comune ”. A lanciare l’allarme è Fabrizio Ferrandelli, leader dell’opposizione a Palazzo delle Aquile, al termine della seduta di commissione Bilancio
“La commissione declamata dal sindaco – precisa – sta procedendo al vaglio degli stralci dei crediti in maniera unilaterale, senza che nessuno abbia potuto consultarli, primi tra tutti i presidenti delle aziende interessate. Il disallineamento dei crediti che il Comune deve dare ad Amat, come da consolidato, ma che il Sindaco non vuole riconoscere, è di 9 milioni di euro. Uno stato deficitario senza eguali!
Senza conoscere l’esito delle risultanze della commissione, anche relativamente alle altre aziende, come si può votare il consolidato? – chiede Ferrandelli. Lo stralcio dei 9 milioni di euro potrebbe creare situazioni di insolvenza alle aziende. Inoltre, dalla Regione, soltanto Amat avanza altri 45 milioni di euro: alcuni corrispettivi di produzione tpl e i cosiddetti integrativi dei contratti di lavoro erogati dallo Stato attraverso la Regione, fino al 2015. Ad oggi il Tram costa 11 milioni di euro – spiega il leader dell’opposizione – da qui all’entrata in esercizio delle nuove linee bisognerà trovare coperture finanziarie che ad oggi non ci sono. Dalla ztl, ad esempio, arrivano solo 2,4 milioni, a fronte di una previsione originaria di 30 milioni.
Quindi oltre la perdita dei 6,4 mln del bilancio 2017, a crediti messi in dubbio dal comune pari a 9 mln , per il 2018 l’Amat dovrà coprire, visto che il tram costa 11 mln e che con le ztl se ne incassano 2,4, altri 9 mln. Così facendo l’attuale sindaco lascerà alle future generazioni e al prossimo sindaco circa 42 milioni di debiti, senza sapere quantoi dei 9 milioni di crediti riconoscerà e che dovranno aggiungersi al conto finale.
Vista la situazione – conclude Ferrandelli – non ci resta che fare un grosso in bocca al lupo a Palermo, perché vista l’assenza di programmazione ed al fatto che soltanto le minoranze sono rimaste le uniche ad opporsi e a raccontare la verità,solo un miracolo potrà salvare la città. Altro che 6 nuove linee di tram e risanamento dei conti…”
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