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Assostampa: “Corte dei Conti indaghi su incarico giornalista al Parco di Selinunte”

“L’affidamento diretto per l’incarico professionale per l’attività di addetto stampa e comunicazione emanato, con determinazione n. 131 del 20 giugno scorso, dal direttore del Parco archeologico di Selinunte e Cave di Cusa, è palesemente illegittimo e va ritirato”. Lo dichiara la segreteria provinciale di Trapani dell’Assostampa.

“Nella delibera si proroga per quattro mesi, per la somma di 10 mila euro iva compresa, un affidamento diretto a un giornalista iscritto all’Ordine dei giornalisti della Campania, somma non comprensiva di ‘spese di vitto, alloggio e viaggio, afferenti il presente incarico’, di un precedente affidamento trimestrale di 3.750 euro. Oltre la discutibile opportunità di individuare, senza selezione, proprio un pubblicista campano, quando in Sicilia vi sono diverse centinaia di giornalisti professionisti e qualche migliaio di pubblicisti, riteniamo che la previsione per i residenti fuori sede del rimborso delle spese di viaggio, vitto e alloggio possa incorrere nell’ipotesi del reato di danno erariale e per questo presenteremo un esposto alla procura regionale della Corte dei conti. L’autonomia amministrativa degli enti parco non può tradursi per il suo  direttore nella violazione della legge”.

“La vicenda – prosegue il sindacato – è alquanto paradossale. Con la determina del 30 ottobre 2017 il Parco bandiva ‘una selezione pubblica comparativa, ai sensi della legge 150/2000, per individuare un giornalista al quale affidare l’incarico per un anno  (dicembre 2017 – novembre 2018) per un compenso complessivo 12 mila euro, iva compresa’. Per una serie di illogicità ed errori, segnalate sul sito ‘giornalistitalia.it’, tra le quali la possibilità anche per i praticanti di presentare l’istanza, la previsione dell’offerta al ribasso sul compenso, la presenza obbligatoria di 10 ore settimanali per due giorni la settimana e la possibilità di utilizzare ‘proprio personale dipendente’, il bando il 13 novembre successivo veniva ritirato in autotutela.  Lo scorso 19 marzo senza più far riferimento alla legge 150/2000 che disciplina le attività di informazione e comunicazione nella pubblica amministrazione, appare la delibera in cui, ‘ai sensi del vigente Codice dei Contratti, si prende atto della disponibilità del giornalista di valenza nazionale e di notevole esperienza nelle funzioni di addetto stampa per Enti e/o Istituzioni di accettare specifico incarico per la durata, di mesi tre, per un importo negoziato di 3.750 euro, comprensivo di Iva’. Incarico prorogato a cifra raddoppiata nei giorni scorsi. Chiediamo quindi all’assessore regionale ai Beni culturali Sebastiano Tusa – conclude l’Assostampa  trapanese – di intervenire per far ritirare in autotutela tale delibera, nelle more della rideterminazione complessiva delle attività di informazione e comunicazione che l’Amministrazione regionale sta portando avanti”.

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