Last updated on 20 luglio 2018
“Facciamo richiesta al Governatore Nello Musumeci, affinché dia seguito a quella battaglia che Sicilia Futura ha già fatto in passato e vuole mantenere adesso sull’autonomia dell’Autorità portuale di Messina e Milazzo”. E’ l’appello lanciato dal segretario regionale di Sicilia Futura, Beppe Picciolo.
“Noi riteniamo – ha proseguito Picciolo – che il tema affrontato in queste ore ed anche l’intervento del vicepresidente della Regione Calabria con delega alla logistica ed ai porti, Francesco Russo (il quale ipotizzava un’unica grande Autorità di sistema portuale da Gioia Tauro fino ad Augusta) oltre ad essere normativamente irrealizzabile ancora una volta non tiene in considerazione la specificità, più volte illustrata con dati inoppugnabili, dell’autorità portuale di Messina Milazzo. La legge Delrio, che abbiamo sempre apertamente osteggiato in quanto mortificante per il nostro territorio già fortemente penalizzato da altri improvvidi tagli nel passato, riteniamo debba essere rivista dal nuovo Governo nazionale. L’obiettivo che vogliamo raggiungere è quello d’inserire Messina come porto “core” nella rete Europea (operazione fattibile nel 2019) e nell’immediato ottenere una proroga di almeno un anno per l’attuale Athority di Messina e Milazzo e ancor meglio, dopo, istituire la sedicesima Autorità di sistema portuale italiana, in linea con quanto già fatto con per Civitavecchia che non era porto “core” ma ha avuto fatto questo “dono” come porto di Roma Capitale”.
“Al presidente Musumeci – spiega il segretario regionale di Sicilia Futura – ricordiamo quindi di mantenere il suo impegno pubblico e di intestarsi questa battaglia che è anche la nostra. Una battaglia di dignità ed autonomia, che auspichiamo veda partecipe anche il Sindaco De Luca ed, oltre ai nostri Consiglieri, tutto il Consiglio Comunale peloritano. Ribadiamo infatti che noi non siamo interessati (e siamo pronti ad aprire un contenzioso politico) a mezze soluzioni di sudditanza con questa o quella realtà portuale geograficamente limitrofa e che qualsiasi altra scelta sarebbe comunque limitativa, visti i numeri espressi dai porti di Messina e Milazzo. Diventerebbe dunque l’ennesimo regalo a chi non è, oggettivamente, interessato a far crescere l’area dello Stretto”.
“Vogliamo credere che il Presidente Musumeci – conclude Picciolo – nelle sedi opportune e con l’appoggio della deputazione nazionale bipartisan che noi incalzeremo, saprà tenere fede agli impegni presi nel recente passato e far valere i diritti di un territorio già troppe volte mortificato”.
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