Last updated on 14 agosto 2018
Via libera della Giunta Musumeci all’Accordo per sostenere il programma ‘Reaction’. Il progetto consentirà a StMicroelectronics di attivare nello stabilimento di Catania una linea pilota per la creazione di prototipi in carburo di silicio.
L’intesa, che vede coinvolti il ministero dello Sviluppo economico e le Regioni Lombardia, Emilia Romagna e Sicilia, destina circa 23 milioni – tra fondi pubblici e privati – alle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale proposte dalla StM, congiuntamente alla società Lpe e al Consorzio nazionale interuniversitario per la nanoelettronica.
“Con questo accordo – spiega il presidente della Regione Nello Musumeci – sosteniamo in Sicilia la ricerca sul carburo di silicio. Si tratta di un importante processo di innovazione che nel mondo è già una tendenza consolidata e che potrà avere un impatto significativo sulla competitività dell’apparato produttivo, sulla salvaguardia e l’aumento dell’occupazione nell’Isola”.
Da qui al 2020, il carburo di silicio è destinato a rimpiazzare completamente il silicio in tutte le componenti relative alle macchine elettriche. Le grandi case automobilistiche, quindi, non sono disposte a restare indietro, visto che può immagazzinare dieci volte più energia del silicio, ha il doppio della sua conduttività elettrica e quattro volte della conducibilità termica. Innovazioni che possono portare a una riduzione dei costi e quindi maggiori possibilità di mercato.
“Abbiamo deciso – aggiunge soddisfatto l’assessore alle Attività produttive, Mimmo Turano – di sostenere il progetto di StMicroelectronics, una società che ha costruito il suo primato in Sicilia. Nei suoi laboratori a Catania, infatti, è già riuscita a internalizzare la prima fase di produzione, quella più delicata, ma soprattutto è la protagonista del più grande investimento industriale nell’alta tecnologia del Sud d’Italia e tra i più importanti a livello europeo. Il programma ‘Reaction’ – conclude – è una grande scommessa di sviluppo e innovazione, ma rappresenta anche un modo concreto per cambiare il segno dello storytelling sulla Sicilia, una terra che ha tutte le carte in regola per emergere e decisamente pronta a costruire il futuro”.
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