“I provvedimenti recentemente esitati dalla giunta Crocetta, definiti dallo stesso presidente pacchetto tsunami, rappresenta un’inversione netta di tendenza rispetto a schemi culturali che hanno zavorrato finora qualunque strategia di rilancio per l’economia dell’Isola. Una vera rivoluzione che fa ben sperare per il futuro delle imprese siciliane e che consente di ripensare il settore sociale, che non può più essere inteso come un vuoto a perdere ma che va rivalutato nelle sue potenzialità produttive”. A parlare è Vittorio Messina, presidente regionale di Confesercenti che interviene a sostegno dell’operato del governo regionale: “In questa direzione, la nostra condivisione, nel metodo e nel merito, dei provvedimenti approvati dal governo regionale è piena – Messina -. L’abolizione delle Province, sostituite con i liberi consorzi tra comuni, l’istituzione di un fondo contro la povertà, il pagamento di un salario minimo di sussistenza per 40 mila disoccupati che lavoreranno per tre mesi, l’attuazione dell’Alta Corte in Sicilia prevista dallo Statuto, l’abolizione degli Istituti autonomi case popolari, il taglio dei consigli d’amministrazione di alcuni enti, il trasferimento all’Irfis-Fin Sicilia delle competenze finora svolte da Crias e Ircac, consentiranno di realizzare non poche economie, di redistribuire meglio le risorse finanziare favorendo una maggiore equità sociale, ridaranno fiato alle intraprese economiche valide, metteranno a registro un rapporto di maggiore fiducia tra cittadini, imprese ed istituzioni in un contesto che, abbandonando la logica del clientelismo e dell’assistenza parassitaria, possa finalmente vedere premiati il rispetto della legalità e la meritocrazia.Con questa speranza e con la consapevolezza che la strada intrapresa dal presidente Crocetta è quella giusta, assicuriamo il nostro pieno appoggio e ogni collaborazione per raggiungere quegli obiettivi che il Governo si è posto per il riscatto della Sicilia”.
Per Umberto Terenghi, vicepresidente di Pmisicilia, «Puntare sull’Irfis, trasferendogli le competenze di Crias e Ircac è a nostro avviso una buona idea in questo modo si eliminano strutture che non servono più, ma che costano parecchio alla regione. Ma l’operazione va fatta indicando ai vertici dell’Irfis persone di alto profilo morale e di riconosciuta professionalità e competenza. In tal senso, se interpellati saremo disposti a fare una valida rosa di nomi al presidente Crocetta».
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