“Il presidente della Regione Nello Musumeci e l’assessore agli Enti Locali Bernadette Grasso devono rimuovere immediatamente Leoluca Orlando dalla carica di sindaco di Palermo: è stato lo stesso primo cittadino ad ammettere la sua colpa, quella di non aver quasi mai risposto entro 30 giorni alle interrogazioni presentate dai consiglieri comunali”.
Lo afferma Sabrina Figuccia, consigliere comunale dell’Udc di Palermo, che prosegue: “In una nota inviata a tutti i suoi assessori, Orlando ha messo nero su bianco che la sua amministrazione non risponde quasi mai entro 30 giorni alle interrogazioni dei consiglieri comunali, un obbligo imposto dall’art. 27 della legge regionale n. 27 del 26 agosto 1992. Questo, quindi, comporta l’immediata rimozione dalla carica di sindaco, come previsto dall’art. 40 della legge n. 142 del 1990, recepito dalla L.R. n. 48 del 1991.
E le interrogazioni finora rimaste senza risposte sono davvero centinaia, come ammette lo stesso Orlando nella lettera che allego e come si evince dall’ordine del giorno del Consiglio comunale, a cominciare dalle decine che ho presentato fin dal giorno del mio insediamento, nel luglio del 2017, oltre tre anni fa, rimaste lettera morta. Altro che trenta giorni!
Come se non bastasse, lo stesso Orlando nella lettera da un lato riconosce ai consiglieri comunali il diritto (e io aggiungo il dovere) di presentare interrogazioni, dall’altro rimprovera noi consiglieri di presentarle. Davvero una bella faccia tosta! Insomma, adesso è arrivato il momento di applicare la legge, che parla chiaro: il sindaco va rimosso immediatamente dalla sua carica, il presidente Musumeci e l’assessore Grasso applichino le regole e mandino a casa Orlando”.
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