Last updated on 13 luglio 2021
Si intitola Archeologia dei Nebrodi la mostra inaugurata a Santo Stefano di Camastra in provincia di Messina. La mostra, nata dalla collaborazione tra la Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali di Messina, il Parco dei Nebrodi e il Comune di Santo Stefano di Camastra, offre una ricca documentazione di cultura materiale, dalla preistoria all’età medievale.
“I Nebrodi sono monti che custodiscono millenni di storia, identità, vicende di popoli che li hanno vissuti e antichi culti. Questa esposizione è importante perché affronta un arco temporale molto ampio e mette in luce per la prima volta importanti ritrovamenti archeologici avvenuti in una vasta porzione dei Nebrodi, con particolare riferimento alla loro parte settentrionale. L’archeologia non è passato ma, dandoci la possibilità di raccontare un’identità profonda, è biglietto da visita per una Sicilia che guarda al futuro”.
Lo ha detto l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana, Alberto Samonà, inaugurando venerdì pomeriggio a Santo Stefano di Camastra la mostra “Archeologia dei Nebrodi”.
All’inaugurazione della mostra dedicata all’archeologia dei Nebrodi, insieme all’assessore Alberto Samonà erano presenti, fra gli altri, il sindaco di Santo Stefano di Camastra, Francesco Re, il Presidente del Parco dei Nebrodi Domenico Barbuzza, la Soprintendente dei beni culturali e ambientali di Messina Mirella Vinci, i direttori del Parco Archeologico di Naxos Taormina Gabriella Tigano e di Tindari Domenico Targia, iparlamentari regionali Antonio Catalfamo ed Elvira Amata e la presidente del Consiglio comunale di Santo Stefano, Marila Re.
Archeologia dei Nebrodi: le sezioni della mostra
In una sezione sono ospitati i materiali provenienti da Santo Stefano di Camastra. I reperti selezionati, in parte donazioni di privati, offrono evidenza di scoperte avvenute sia in area urbana che nel territorio, testimoniando una frequentazione Già a partire dall’età arcaica.
Un’altra porzione, movimentata al centro da una grande vetrina a isola, accoglie, in un percorso che si snoda lungo le pareti dell’ambiente, i reperti più significativi provenienti da San Marco D’Alunzio (antica Alontion/Haluntium), Caronia (antica Kalè Aktè), San Fratello (antica Apollonia), Mistretta, Militello Rosmarino (Monte Scurzi), Sant’Agata di Militello e Alcara Li Fusi.
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