Catania è la città in cui il numero degli sfratti emessi aumenta dai 39 del 2016 ai 746 del 2017, con un vertiginoso +1.812,82%. Gli sfratti per morosità sono 692. A questo dato va sommato quello delle richieste di esecuzione che sono pari a 3481 e quello degli sfratti eseguiti con l’intervento dell’ufficiale giudiziario che sono 684 registrando un lieve aumento del 3,32%. Lo segnala il Sunia di Catania, sindacato degli inquilini, sui dati pubblicati dal ministero dell’Interno sugli sfratti in Italia per il 2017.
“La gravità della situazione è evidente ed è resa ancora più drammatica dalla mancanza di risposte da parte del Comune e dello Iacp – affermano le segretarie del Sunia, Giusi Milazzo, quella confederale e responsabile delle Politiche abitative della Cgil, Rosaria Leonardi – e per questo è indispensabile che la nuova amministrazione comunale, a cui è stato già chiesto un incontro, consideri il tema del disagio abitativo prioritario. Ciò è essenziale affinché venga affrontato con la consapevolezza che dopo la mancanza di lavoro, quello della casa è il problema più grave per una parte consistente della popolazione”.
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