Un bambinello di colore spunta nel presepe della chiesa dei Cappuccini di Sortino e la scelta del parroco scatena la reazione dei leghisti siciliani Igor Gelarda e Fabio Cantarella.
“Sull’altare è stato celebrato un falso storico, non certo un messaggio di uguaglianza, che può rappresentare anzi la forma più alta di razzismo proprio da chi, in modo radicale, tradisce la parola di Dio”, le loro dure parole nel commentare l’iniziativa di frate Matteo Pugliares durante l’eucarestia della notte fra il 24 e il 25 dicembre scorsi.
Il cappuccino ha mostrato ai fedeli un bambinello Gesù tutto nero poi riposto nel presepe del convento della cittadina in provincia di Siracusa, la cui chiesa è dedicata alla Vergine addolorata.
“Il presepe è il simbolo evangelico per antonomasia del cristianesimo – aggiunge Nello Bongiovanni, consigliere comunale della Lega nel Siracusano – e non è accettabile che si brandisca in questo modo. Ogni occasione sta diventando buona per apparire l’anti-Salvini, ma ognuno di noi ricopre un ruolo nella vita e bisogna stare attenti a come questo ruolo viene esercitato. Soprattutto in chiesa, sull’altare”.