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A tavula quannu c’è friddu: Basile racconta la cucina antica di Palermo

La serata, nata dalla collaborazione tra il giornalista e storico palermitano Gaetano Basile e il cuoco “ortodosso” di cucina siciliana Giacomo Armetta, si annuncia scoppiettante, data la nota verve dello storico e l’esuberanza di Giacomo Armetta, ma anche carica di aneddoti davvero curiosi. Basile commenterà un intero menù, studiato per l’occasione anche per celebrare la festa di Sant’Antonio Abate che i palermitani tradizionalisti onorano consumando la “carne di porco”. Ma  non mancheranno annotazioni pruriginose sull’origine, la storia ed il significato del cannolo ad esempio.

Sono onorato di ospitare un personaggio di tale spessore culturale, così abbarbicato alla tradizione palermitana e profondo conoscitore di ogni minuziosa sfaccettatura della gastronomia locale. Sarà una serata indimenticabile anche se, purtroppo, soltanto per pochi. Ma spero che possa diventare un appuntamento fisso, magari mensile, compatibilmente agli svariati impegni di questo incredibile signore, cui Palermo si onora di aver dato i natali. Una cultura immensa, seconda forse soltanto alla grande passione per tutto ciò che riguarda la nostra città. Sono teso, lo confesso, ma sono più felice che nervoso: la “firma” di un uomo di cultura come Gaetano Basile, noto in tutto il mondo,  è per me e per la mia piccola osteria motivo di grande gioia e di grande orgoglio

Ed ecco il menù della serata:

Favi a cunigghiu da mangiare con le mani

Sciabbò cacati

Sasizza con il finocchio ingranato fritta, e contorno di cavulicieddi caldi olio e limone

Frutta di stagione

Scacciu per tirare tardi

Teste di porco di marturana

Cannolo

Vino rosso

Acqua minerale

Caffè

L’appuntamento è quindi fissato per giovedì 17 gennaio, alle ore 20.00 

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