Nelle province di Brindisi, Trapani e Lecce gli impianti fotovoltaici sono piu’ efficienti che altrove in Italia e non solo perche’ c’e’ piu’ sole.
Convert Italia, societa’ romana da oltre trent’anni nel settore dell’energia, ha analizzato il rapporto tra produzione di energia solare e potenza installata nelle regioni e province italiane ricavandone anche una graduatoria.
Le dieci province italiane dove gli impianti fotovoltaici producono mediamente piu’ energia sono tutte del Sud e Centro Italia anche per la maggiore esposizione solare. Oltre a Brindisi (1477 MW di produzione media per impianto), Trapani (1464 MW) e Lecce (1455 MW) ottime perfomance registrano gli impianti fotovoltaici anche a Ragusa (1455 MW) e Viterbo (1449 MW) (entrambe 1450 MW), Siracusa (1432 MW produzione media per impianto) e Taranto (1427 MW). Barletta – Andria – Trani (1420 MW) e Foggia (1410 MW) si collocano all’ottava e nona posizione in Italia,
mentre Agrigento chiude la classifica delle prime dieci province con una produzione media di 1380 MW. La prima provincia del Nord per efficienza dei suoi impianti fotovoltaici e’ Ravenna, 17esima con un valore di 1280 MW di produzione media. Buona anche la resa dei parchi fotovoltaici in provincia di Grosseto ( 20* posto – 1250 MW) e di Rovigo (24* posto) con una media di 1220 MW. ”L’Italia – spiega Giuseppe Moro, presidente di Convert Italia – conta a oggi circa 500.000 impianti fotovoltaici con oltre 16.420 MW installati. Questo ingente parco fotovoltaico, pari ad alcune decine di miliardi di euro di investimenti, avra’ una durata variabile dai 10 ai 30 anni. Cio’ significa che bisogna mantenere in efficienza negli anni tutti questi impianti. Un aspetto che rappresenta
certamente una priorita’, specie per quegli investitori (fondi o banche d’affari) che hanno impegnato risorse consistenti nell’acquisto o nella realizzazione di questi impianti con la prospettiva di poter raccogliere nel tempo i frutti della produzione energetica. E’ importante, percio’, che la gestione di questi parchi sia affidata a chi ha le competenze e le conoscenze tecniche necessarie”. ”La piena efficienza e produttivita’ di un parco fotovoltaico – continua Giuseppe Moro – puo’ essere incrementata utilizzando alcuni strumenti. La ricerca ci ha permesso di sviluppare ad esempio un kit (il Trj TK) applicabile all’impianto che permette di movimentare i pannelli, seguire attraverso un GPS l’esatta posizione del sole e incrementare la resa energetica del 25%”. Peggiore provincia del sud quanto a efficienza degli impianti e’ Benevento, 71esima con 1007 MW di energia media prodotta. Ultima in assoluto nonostante la sua posizione prospiciente sul mare e’ la provincia di Genova con 800 MW di produzione media. Trapani dunque è ai primi posti in questa speciale classifica. Eppure proprio qualche giorno fa la Provincia di Trapani, ormai prossima alla liquidazione in virtù della riforma voluta dal Governo Crocetta, ha cancellato proprio i contributi che erano previsti per il fotovoltaico nel territorio. Il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 5 luglio 2012 prevedeva misure di sostegno al comparto dell’energia alternativa. La Giunta dell’allora presidente Turano aveva previsto di sostenere gli interventi per l’installazione di impianti fotovoltaici, soprattutto in « sostituzione di coperture sulle quali è presente eternit o amianto». Gli edifici dovevano installare impianti fotovoltaici non superiori a 6-12 kw ed il contributo previsto dalla Provincia era in misura del 30% del costo d’investimento. L’impegno di spesa della provincia era di 300.000 euro. Ma il commissario straordinario Darco Pellos ha ritirato la misura per rientrare nel patto di stabilità, sforato dalla Provincia per circa 9 milioni di euro.
Ormai non ci sono più soldi per fare niente. Trapani, si sapeva, che era una delle province con la più alta resa degli impianti fotovoltaici: spazzata continuamente dai venti, aria quindi poco inquinata ed altissima esposizione solare ne facevano un paradiso del fotovoltaico.
Purtroppo però i finanziamenti devono tenere conto dei conti disastrati della provincia e quindi non sono più sostenibili.
Bisognerà accontentarsi di quelli del GSE e del conto energia.