Last updated on 28 febbraio 2021
Tornano le “spese pazze” all’ARS. E che spese. Dall’acquisto di giornali per 9 mila euro, a una consulenza da 5 mila euro data ad un esperto di fiori, alle spese per un necrologio rendicontate come “spese per missioni e trasferte”.
C’è un pochino di tutto nella relazione che il Presidente della Sezione di controllo della Corte dei conti per la Regione siciliana Maurizio Graffeo ha inoltrato al Presidente Giovanni Ardizzone e ai Presidenti dei Gruppi Parlamentari, dove “sono emerse alcune difformità alle prescrizioni” – scrivono i magistrati contabili.
“In riferimento ai rendiconti dei singoli gruppi parlamentari della XVI legislatura – si legge nel documento – si comunicano delle irregolarità”. E nessuno ne esce escluso. In tutti i 12 gruppi si sono riscontrare delle difformità. Adesso la Corte vuole vederci chiaro e per questo ha convocato per oggi i capigruppo di Palazzo dei Normanni che dovranno giustificare queste spese.
Dicevamo che nessun gruppo si salva. A tutti i gruppi, intanto, viene contestato il riconoscimento di “arretrati” ai dipendenti erogato sotto forma di “rimborso Irap”. I magistrati vogliono vederci chiaro perché le spese si attestano tra i 20 mila e 40 mila euro.
Ma vediamo nel dettaglio queste spese gruppo per gruppo.
Il Partito democratico. Problemi con le consulenze del professor Riccardo Ursi e dell’avvocato Domenica Cantavenera. Chiesti chiarimenti sull’affitto (317,20 euro) di una sala conferenza all’Autodromo di Pergusa: la Corte si chiede se quello finanziato era un evento del gruppo parlamentare o del partito politico. Dubbi anche su una fattura di 3 mila euro per l’hotel “Il Principe”.
Movimento 5 stelle. Viene contestata solo una cifra di quasi 9 mila euro per l’acquisto di quotidiani presso la “Edicola Vittoria” (ma si tratterebbe di errore materiale – scrivono i giudici).
Sicilia Futura. Per il rimborso di spese di viaggio chiesti chiarimenti su due viaggi romani: uno dall’importo di 285,65 euro, l’altro di 237,80 (mancano i biglietti aerei).
Forza Italia. Il partito di Berlusconi deve chiarire i contratti di lavoro, stipulati con i dipendenti Tantillo Federica, Gelfo Giuseppe, Scuderi Angelo, Barbuscia Giuseppe e Faulisi Cinzia (considerati assunti con un art – time, mentre fino allo scorso esercizio risultavano inquadrati come collaboratori coordinati e continuativi). Chiesti anche i dettagli sull’incarico a Ivan Gabrielli (14.500 euro) e sulla consulenza a Rosario Torrisi Rigano per 11.759 euro. I giudici contabili vogliono fare luce anche su diverse spese legate a convegni ed eventi. Chiesti anche chiarimenti su spese di viaggio del deputato Riccardo Savona.
Partito Socialista. I socialisti devono chiarire e documentare come si stata utilizzata la somma di 500 euro che è stata annotata come prelevamento di cassa.
Grande Sud – PID. Spese per consulenze pari a 20 mila euro e bisogna chiarire i compensi liquidati all’avv. Patanella e all’avvocato Armao. Pere quest’ultimo si chiede di produrre copia del ricorso avverso giudizio di parifica Corte dei Conti 2013 (è stata prevista una fattura da 15 mila euro) “Non si riesce a comprendere – scrivono i magistrati contabili – come un gruppo consiliare (o parlamentare) possa avere interesse ad impugnare il giudizio di parificazione, che coinvolge unicamente l’Amministrazione regionale, avendo ad oggetto il rendiconto generale della stessa Regione”. Bisogna chiarire se tale attività rientra nelle funzioni del gruppo. Bisogna chiarire anche i 564,12 euro di spese telefoniche.
NCD. Il partito di Alfano devo chiarire come mai sia stato disposto il pagamento del TFR (pari a 2 mila euro) al dipendente Costantino Bernarda (non c’è la documentazione). I contratti di lavoro, stipulati con i dipendenti Capurro Giuseppe, Russo Luca e Sciabica Fabio devono essere prodotti (considerati assunti con un art – time, mentre fino allo scorso esercizio risultavano inquadrati come collaboratori coordinati e continuativi) e se si tratta di lavoro subordinato non si capisce perché i pagamenti siano stati effettuati dalla spese di funzionamento e non dalle spese per il personale.
Centristi per la Sicilia. La Corte dei conti ha chiesto spiegazioni sugli oltre 54 mila euro erogati per le consulenze di “Cilento Bruno, Ciaccio Francesco, Capuana Daniele e Barrile Calogero” e in merito alle spese di cui alla fattura dell’ingegnere Antonio Rizzo dell’importo di 317 euro per alcuni convegni.
Partito dei siciliani-Mpa. 12 mila euro di consulenze per Raimondo Sciascia, Pietro Marchetta e la società “Barbaro & Partners Job Consulnting”. La Corte chiede poi come una spesa per necrologio sia stata rendicontate tra le “spese per missioni”.
Lista Musumeci. Problemi con i buoni pasto e con le spese telefoniche. Chieste le buste paga del dipendente Schembri Salvatore a cui sono state anticipate due somme (una di 4.400 euro da maggio ad agosto 2016, l’altra di 3.500 euro da gennaio a marzo 2017). I giudici vogliono sapere se siano state recuperate.
Sicilia democratica“In ordine alla consulenza espletata dal signor Reale Vincenzo”, la Corte chiede di “chiarire e documentare in base a quali titoli gli sia stato conferito, dietro il compenso al lordo di 5 mila euro, l’incarico di elaborare uno studio finalizzato alla realizzazione di atti parlamentari attinenti allo sviluppo della Sicilia orientale, atteso che dal curriculum si evince che sia il titolo di studio posseduto (diploma presso l’Istituto Tecnico Nautico di Siracusa, quale direttore di macchina), che il settore di impiego (commercio di piante e fiori), sono totalmente estranei alla materia da trattare”. Un fioraio per consulente. Domani i deputati dovranno spiegare anche questo.
Gruppo Misto. Curioso come il gruppo debba verificare una fattura di 278 euro per acquisto di arredamenti d’ufficio all’Ikea. Chiesta verifica anche per le spese di cancelleria (143 euro) e delle spese telefoniche (393 euro). Tanti invece i bonifici effettuati in favore della Capizzi Assicuratori.
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