La legge italiana sull’aborto è come i crimini peggiori dei nazisti. E’ il senso delle parole di un prete di Trapani: Bruno De Cristofaro, della Congregazione “Serve del cuore immacolato di Maria. “Nel campo di concentramento di Auschwitz, il dottor Menghele, conosciuto come ‘l’angelo della morte’, un giorno con un gessetto bianco tracciò una linea su un muro, alta circa un metro e 50. Decretò che coloro che superavano questa linea, bambini e ragazzi, potevano vivere.
Tutti gli altri dovevano andare nelle camere a gas. Che differenza c’è tra lui e una legge che dice che si merita tutela soltanto dal terzo mese di gestazione in poi?” afferma padre Bruno De Cristofaro, della Congregazione “Serve del cuore immacolato di Maria” dell’Opera Santuario Nostra Signora di Fatima di Trapani, in un video postato su youtube lo scorso 27 gennaio, Giornata della Memoria della Shoah. (ANSA).