PALERMO – La Regione darà vita ad un tavolo di confronto con Confindustria Sicilia sulla gestione delle risorse idriche. È questo l’impegno preso dall’assessore all’Energia, Nicolò Marino, che oggi ha partecipato al convegno “Il sistema idrico regionale: una opportunità per lo sviluppo sostenibile”, organizzato da Siciliacque nella sede degli industriali, in via Volta, a Palermo. “A strettissimo giro – ha detto Marino – incontrerò i vertici di Confindustria Sicilia per confrontarci sul tema della gestione delle risorse idriche. Un confronto necessario in vista dell’approvazione della nuova legge regionale che si muove verso una gestione pubblica dell’acqua, ma che intende garantire tutte quelle attività private che hanno dimostrato di saper fare meglio del pubblico”.
“La buona gestione delle risorse idriche – ha sottolineato Domenico Bonaccorsi, vicepresidente di Confindustria Sicilia – non è pubblica e non è privata, ma è di chi riesce a garantire i migliori servizi con le migliori tariffe, a parità di controlli. Basarsi su posizione puramente ideologiche non ha senso. Conta piuttosto la capacità di offrire un servizio che soddisfi i cittadini”.
“L’iniziativa di presentazione del bilancio di sostenibilità della nostra società – ha commentato Antonio Tito, presidente di Siciliacque – ha dato lo spunto per un dibattito sulla situazione attuale e sulle prospettive del settore idrico, aprendo anche al confronto con gli organi istituzionali di Confindustria. In questo modo si permette a chi ha esperienza sul campo di dare il proprio contributo alla funzionalità di un sistema che, pur dovendo fare i conti con uno stato dell’arte spesso deficitario, deve comunque puntare ad una totale efficienza”.
“In Sicilia – ha aggiunto l’assessore regionale all’Energia – in attesa della nascita di un Ambito unico regionale, abbiamo 9 Ato, tutti commissariati. Il servizio è stato affidato a Palermo, Catania, Agrigento, Caltanissetta, Enna e Siracusa, mentre negli Ato di Messina, Ragusa e Trapani non è ancora stato assegnato. Di una cosa sono certo: le nuove norme dovranno rispondere a due principi fondamentali, ossia tutela dell’ambiente e della concorrenza”.
Un dibattito al quale hanno partecipato anche Stefano Albani, amministratore delegato di Siciliacque; Marco D’Alia di PricewaterhouseCoopers; e Franco Boccadutri (Siciliacque).
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