“In questo momento in Sicilia c’è chi cerca di far apparire la privatizzazione degli aeroporti come se fosse un percorso obbligatorio e ineluttabile. Non è così. Abbiamo la netta impressione che si tratti di una pericolosa fuga in avanti, guidata da lobby interessate che adesso intendono probabilmente fare una lotta contro il tempo per privatizzare in fretta le società aeroportuali”. A parlare è il sottosegretario di Stato ai Rapporti con il parlamento e la democrazia diretta, Vincenzo Maurizio Santangelo che interviene sulla tema della fusione tra Gesap e Airgest e sulle ipotesi di privatizzazione degli scali.
“Questi programmi devono essere spiegati a chiare lettere ai siciliani dice – perché è arrivato il momento di dichiarare finita l’epoca in cui l’interesse pubblico è stato subordinato all’interesse privato. Avvertiamo la necessità di invitare tutti gli attori pubblici ad una seria riflessione sul futuro di società come Gesap di Punta Raisi e SAC di Fontanarossa“.
“Qualche anno fa – continua Santangelo – anche queste due società navigavano in cattive acque, come oggi l’Airgest a Trapani/Birgi. Dobbiamo ricordare che grazie all’incremento del trasporto aereo e con una gestione manageriale queste società hanno oggi i bilanci in attivo. Per tale motivo chiediamo a questi soggetti pubblici perché mai, dopo aver investito montagne di denaro pubblico per anni ed anni in infrastrutture e co-marketing, si dovrebbe proprio adesso cedere ai privati società profittevoli che dovrebbero, invece, essere messe al servizio dei siciliani per trainare la crescita e lo sviluppo dell’Isola. È arrivato il momento di smetterla di scaricare responsabilità sui Sindaci che hanno abbondantemente fatto la loro parte”.
Santangelo lancia un appello a tutti gli enti pubblici “perché nessuno ceda alla tentazione di svendere ancora una volta beni pubblici ai privati, come purtroppo è spesso accaduto nel nostro paese – dice il sottosegretario -. Le concessioni delle Autostrade sono un esempio fulminante sotto gli occhi dell’intero Paese. Siamo certi che responsabilmente tutte le Istituzioni Pubbliche proprietarie, a cominciare dalla Regione e dagli enti locali, passando per le Camere di Commercio, vorranno impegnarsi attivamente e seriamente nel percorso di rilancio degli aeroporti siciliani in forma di Rete aeroportuale regionale unitaria come strumento fondamentale della crescita, anche turistica, del nostro territorio”.
In conclusione Santangelo ribadisce il no a quella che definisce una vera e propria svendita: “Come forza di Governo saremo sempre al loro fianco per difendere questo patrimonio da svendite senza senso e dall’aggressione di gruppi interessati solo al profitto. Chiunque può accorgersi che l’obiettivo da fissare in un’Isola come la Sicilia, e più in generale nel Mezzogiorno, non è certo la privatizzazione degli scali, ma piuttosto un serio progetto che finalmente consenta una vera connettività per la mobilità dei cittadini e per obiettivi turistici adeguati alle potenzialità della Sicilia. Attraverso una seria programmazione possiamo svilupparci ed assicurare crescita economica e occupazione”.
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