C’è il via libera della Direzione Generale sulla ‘Concorrenza’ della Commissione Europea affinché i fondi ex Insicem destinati all’incentivazione delle rotte dell’aeroporto di Comiso possano essere utilizzati e non considerati aiuti di Stato che possano creare un indebito vantaggio nei confronti dei concorrenti di altri paesi dell’UE. Era l’ostacolo da superare per bandire nuovamente la gara d’appalto andata deserta una prima volta in estate.
Il confronto che il commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Ragusa Dario Cartabellotta e l’amministratore delegato della Soaco di Comiso, società di gestione dello scalo ibleo, Enzo Taverniti hanno avuto con il direttore generale alla Concorrenza della Commissione Europea Johannes Laitenberger e gli altri due consiglieri uditori oggi a Bruxelles è stato utile per superare alcune criticità e rilievi che l’Unione Europea aveva manifestato per iscritto. L’idea forza di Cartabellotta e Taverniti è stata quella di sostenere che non c’è sovrapposizione delle rotte tra Catania e Comiso perché si tratta di due scali autonomi che hanno valenza diversa per il ‘target’ di passeggeri che attraggono. Comiso è un aeroporto prevalentemente turistico che punta tutto sulla forza attrattiva del suo territorio, delle sue bellezze architettoniche e della sua enogastronomia. La Commissione ha chiesto di integrare la documentazione motivando che il traffico veicolare sulla Ragusa-Catania accresce i tempi di percorrenza tra i due aeroporti allontanando di fatto i due scali con risvolti negativi per l’incentivazione turistica, da qui l’esigenza di avere rotte privilegiate su Comiso anche se presenti a Catania.
«Credo che il confronto di oggi con i commissari europei – dice Cartabellotta – sia servito a sgombrare gli ultimi dubbi sull’utilizzo delle somme dei fondi ex Insicem per l’incentivazione delle rotte per l’aeroporto di Comiso. I commissari si sono convinti che si tratta di due scali autonomi che hanno interessi diversi e che Comiso necessita di quest’aiuto economico per accrescere la sua offerta».
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