Sempre in stallo l’aeroporto di Trapani. E’ andata ancora a vuoto la riunione dei soci dell’Airgest per sbrogliare la matassa del Cda. Slitta ancora quindi la ratifica del cda che era stato nominato ma poi è arrivato l’intoppo: ci vuole la quota rosa. E allora si sceglie Luciana Giammanco, al posto di Fulvio Belllomo. Ora però il presidente della Regione si prenderà altri 5 giorni per ratificare il tutto.
I sindaci dei Comuni della Provincia di Trapani, hanno sottoscritto un documento per il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta per chiedere interventi a favore dell’aeroporto di Trapani Birgi. E’ un documento presentato nel corso dell’ultima riunione del comitato dei sindaci dal primo cittadino di Erice, Giacomo Tranchida.
Nel documento si ricorda che l’ex Provincia di Trapani, quando era socio di maggioranza dell’Airgest, “s’era sempre occupata di reperire le risorse finanziarie necessarie al funzionamento e sostegno dello scalo aereoportuale di Birgi. In tal senso, non solo aveva più volte ripianato le perdite della predetta società ma aveva pure provveduto ad impegnare le somme necessarie a garantire la primo pubblicizzazione delle località turistiche della provincia di Trapani, così come onerata dalla legge istitutiva”.
Dopo l’abolizione delle province l’aeroporto, si ricorda nel documento, “ha rischiato di subire un forte depauperamento di quanto sino ad ora creato in termini di traffico passeggeri e dunque di presenze turistiche nel territorio”.
Per evitare che ciò avvenisse, ricorda il documento dei sindaci, le amministrazioni locali e la Camera di Commercio di Trapani hanno sottoscritto un accordo i co-marketing “con lo scopo di reperire le risorse necessarie a garantire la sigla del contratto con la società AMS, che in qualità di concessionaria in esclusiva della pubblicità sul sito della Ryanair, avrebbe dovuto promuovere il territorio provinciale.m Per effetto di tale contratto sono state assicurate, di fatto, a sostegno della migliore funzionalità dell’aereoporto di Trapani – in tre anni – risorse per oltre 6.000.000,00 di €, sovente di non puntuale erogazione anche a causa delle difficoltà oggettive di alcuni dei Comuni sottoscrittori del prima citato accordo”.
Nel documento si lanciano poi precise accuse alla Regione.
L’assenza di “un confronto chiaro e limpido sulle strategie della governance regionale in materia”. Nel documento si ricorda che gli emissari trapanesi nel corso di un incontro con i referenti di Ryanair “non è stata esclusa, nell’ambito della corrente vigenza contrattuale in primis con Airgest SpA, la possibilità di una concertazione strategica sulle tratte estere più “remunerative” sotto il profilo turistico-economico per il territorio”.
Alla Regione Sicilia viene poi sottolineato il mancato confronto su collegamenti leggeri da e per l’aeroporto.
L’atteggiamento della Regione “miope e paradossale non ‘inclusivo’ che continua a perpetrarsi anche in occasione del rinnovo della governance di Airgest; occasione utile e proficua per “saldare” le ragioni della governance con le strategie promozionali invocate e finanziate dal territorio, con ciò privando(si) di una opportunità strategica che avrebbe potuto consentire di meglio coordinare le iniziative delle amministrazioni locali con quelle del management dello scalo trapanese”.
La Regione, continua il documento, “sembra estraniarsi e derubricare la “pratica” della sopravvivenza del sistema socio-economico turistico della Sicilia occidentale a logiche prettamente tecnico-burocratico per non dire di quelle da mera spartizione di sottogoverno politico, come riportato dalla stampa a proposito di alcune nomine in pectore quotate ai singoli esponenti della locale Deputazione di governo”.
I sindaci e la Camera di commercio hanno poi, non vogliono fare da “salvadanaio-pronto cassa” alla Regione e agli azionisti privati dell’Aeroporrto.
“Non è possibile, altresi, che gli operatori economici e i cittadini, legittimamente allarmati per i rischi che corre il “Vincenzo Florio”, chiedano continue spiegazioni e quasi presentino il “conto” agli incolpevoli ma attenti amministratori locali e, questi, non possano nemmeno essere considerati e ancor meno essere ritenuti parte attività nella quotidiana vita dell’aeroporto”.
In sostanza, anche i privati devono fare la loro parte. Per questo i sindaci chiedono un confronto con Crocetta per capire se ci sono delle intenzioni e prospettive strategiche per lo scalo.
Intanto sempre nel corso della riunione della scorsa settimana è stato reso noto l’elenco dei comuni e le relative quote versate per l’accordo di co-marketing. Mancano ancora all’appello 1.499.750 euro su un totale di 2.714.500 euro. Finora è stato versato 1.214.750 euro. E’ questo l’ultimo dato sull’accordo di co-marketing tra la Camera di Commercio, la coalizione dei Comuni e la società “AMS” che si occupa del marketing della compagnia aerea Ryanair. L’accordo prevede il pagamento in quattro tranche ed è dunque evidente che il ritardo nei trasferimenti dai Comuni continua ad essere all’ordine del giorno. C’è da aggiungere che rimane ancora da pagare una parte dell’accordo del 2014. Si tratta di 572.500 euro. I numeri e le cifre del co-marketing comprendono anche l’Iva al 22%. Le quattro tranche dell’accordo prevedono pagamenti trimestrali (marzo, giugno, settembre e dicembre). Ben sette Comuni non hanno mai versato le loro quote: Campobello di Mazara, Pantelleria, Gibellina, Santa Ninfa, Salaparuta, Vita e Poggioreale.
Co-marketing 2015
- Camera di Commercio 366 mila euro quota interamente versata
- Comune di Trapani 366 mila euro – quota versata 150 mila euro – residuo 216 mila euro
- Comune di Marsala 366 mila euro – quota versata 150 mila euro – residuo 216 mila euro
- Comune di Castelvetrano 195.200 euro – quota versata 35 mila euro – residuo 160.200 euro
- Comune di San Vito Lo Capo 195.200 euro – quota versata 80 mila euro- residuo 115.200 euro
- Comune di Favignana 195.200 euro – quota versata 80 mila euro – residuo 115.200 euro
- Comiune di Castellammare del Golfo 146.400 euro – quota versata 30.000 euro – residuo 116.400 euro
- Comune di Erice 146.400 euro – quota versata 60 mila euro – residuo 86.400 euro
- Comune di Mazara del Vallo 146.400 euro – quota versata 120 mila euro – residuo 26.400 euro
- Comune di Valderice 109.800 euro – quota versata 20 mila euro – residuo 89.800 euro
- Comune di Alcamo 73.200 euro – quota versata 30.000 euro – residuo 43.200 euro
- Comune di Custonaci 54.900 euro – quota versata 18.750 euro – residuo 36.150
- Comune di Petrosino 54.900 euro – quota versata 15 mila euro – residuo 39.900 euro
- Comune di Calatafimi-Segesta 36.600 euro- quota versata 15 mila euro – residuo 21.200 euro
- Comune di Campobello di Mazara 36.600 interamente da versare
- Comune di Paceco 36.600 – quota versata 15.000 euro – residuo 21.600
- Comune di Pantelleria 36.600 euro interamente da versare
- Comune di Salemi 36.600 euro – quota versata 15 mila euro – residuo 21.600 euro
- Comune di Buseto Palizzolo 24.400 euro – quota versata 10 mila euro – residuo 14.400 euro
- Comune di Gibellina 24.400 euro interamente da versare
- Comune di Partanna 24.400 euro – quota versata 5.000 euro – residuo 19.400 euro
- Comune di Santa Ninfa 24.400 euro interamente da versare
- Comune di Vita 6.100 euro interamente da versare
- Comune di Salaparuta 6.100 euro interamente da versare
- Comune di Poggioreale 6.100 euro interamente da versare