Aeroporto di Trapani – Ryanair, la Camera di Commercio anticipa i soldi. La Giunta camerale guidata dal presidente Giuseppe Pace ha deliberato il pagamento anticipato delle rate di ottobre 2015 e gennaio 2016, per un totale di 150 mila euro, nell’ambito dell’accordo di comarketing a sostegno dell’aeroporto di Birgi. È stato anche disposto il versamento dell’Iva per il 2014 e 2015 per altri 132 mila euro. Complessivamente la Camera di Commercio di Trapani ha dunque dato il via libera al pagamento di 282 mila euro, somme che permetteranno di pagare due rate del co-marketing con la società Ams. “In questo modo – ha dichiarato il presidente Pace – contiamo di tamponare la situazione dando modo ai Comuni di regolarizzare i pagamenti. Come ente camerale stiamo facendo la nostra parte. Confermiamo gli impegni presi e la volontà di andare avanti”.
Nel frattempo il Comune di Pantelleria esce dall’accordo di co-marketing e il deputato regionale Nino Oddo definisce l’accordo di co-marketing con Ryanair, una “tangente legalizzata”.
Ieri c’è stata la riunione dei sindaci dei comuni della provincia di Trapani che partecipano all’accordo di co-marketing stipulato l’anno scorso con l’Ams, la società della Ryanair che si occupa di marketing, per comprare servizi promozionali, sulla carta, ma che di fatto serve a non far andare via la compagnia aerea low cost.
Il fatto è sempre quello, i comuni ritardano a pagare, e la Ryanair fa sapere che così non può andare avanti. E arriva la minaccia di lasciare l’aeroporto di Birgi, e tanti saluti.
L’accordo di co-marketing che coinvolge i comuni è di 2.714.500 euro, compreso Iva. Soldi che, lo ricordiamo, dovrebbero servire per il marketing, promozione del territorio sui mezzi Ryanair, dal sito alla rivista. Quindi non proprio l’acquisto di voli, per questo c’è l’Iva (che è stata calcolata solo in questi ultimi mesi). Ad oggi nel conto gestito dalla Camera di Commercio sono arrivati 836.250 euro. Il prossimo 30 settembre scadrà la terza trimestralità e per quella data ci dovrebbero essere 2.035.875 euro. Mancano all’appello quindi circa un milione e 200 mila euro, e difficilmente i Comuni potranno sistemare il dovuto. Finora hanno versato la Camera di Commercio (150 mila euro) ed i Comuni di Trapani (150 mila euro), Marsala (150 mila euro), San Vito Lo Capo (80 mila euro), Favignana (80 mila euro), Castellammare del Golfo (30 mila euro), Erice (60 mila euro), Valderice (20 mila euro), Alcamo (30 mila euro), Custonaci (18.75o euro), Petrosino (15 mila euro), Calatafimi-Segesta (7.500 euro), Paceco (15 mila euro), Salemi (15 mila euro), Buseto Palizzolo (10 mila euro), Partanna (5 mila euro).
L’uscita di scena di Pantelleria. Intanto il colpo di scena arriva da Pantelleria. Il sindaco Salvatore Gabriele aveva annunciato nei giorni scorsi l’intenzione di tirarsi fuori dall’accordo, visto che non erano state rispettate alcune richieste. Nella lettera inviata a tutti i sindaci e alla Camera di Commercio Gabriele ha spiegato che “non si può non evidenziare come poco di concreto si sia fatto per fruire in maniera produttiva per il turismo del territorio, dei servizi messi a disposizione da Ams sul sito Ryanair”. Per il primo cittadino pantesco l’azione di co-marketing “si sta trascindando stancamente ed il dibattito tra gli aderenti alla coalizione è stato sostanzialmente limitato alle questioni finanziarie senza mai aprirsi ai fondamentali temi che stavano alla base della formazione della coalizione quali la programmazione, progettazione ed attuazioni di promozione da realizzarsi prime tra tutte quelle inerenti l’efficace ed efficiente utilizzo degli strumenti messi a disposizione da Ams”
Nino Oddo e la tangente legalizzata. Ci si mette anche il deputato regionale del Psi. Che difende l’operato della Regione, entrata nell’Airgest dopo la scomparsa delle province e parla di “tangente legalizzata”. Questo il suo pensiero messo da lui direttamente su Facebook.
In questi giorni sono stati scritti fiumi d inchiostro sui social ( cosi si sarebbe detto ai tempi della carta stampata)sulla paventata “fuga” della Ryanair dall aeroporto di birgi. Il colpevole e’ stato individuato con facilita’. La regione. Con il concorso dei comuni. Tutto a posto. Tutto chiaro. Ognuno ha lanciato il proprio grido d allarme ed ha messo la coscienza a posto. Guai a chi non lo ha fatto. E’ stato subito inserito nell elenco dei latitanti. Perche’ al giorno d oggi l impegno sopratutto dei politici si misura con i comunicati. Dopo varie pressioni dei miei collaboratori mi sono convinto a dire la mia. Che e’ del tutto controcorrente. La regione, intesa come governo crocetta, avra’ tante colpe ma non su birgi. L airgest e’ l unica partecipata in sicilia che apparteneva alle ex provincie nella quale la regione e’ subentrata immediatamente nel capitale ed a partecipato ad un successivo aumento dello stesso. Piu’ del suo dovere. In quanto gestire i servizi a terra negli aeroporti, così come fare i panettoni per lo stato, non e’ nei suoi compiti istituzionali. Soldi all Ryanair non puo’ darne sotto nessuna forma. Pena severe sanzioni dall Europa. E’ vero non ha proceduto a rinnovare i vertici dell airgest. Che sono scaduti. Ma il dato e’ ininfluente sulla vicenda Ryanair. La quale vuole i soldi, non avere a che fare con un nuovo presidente. Neanche i comuni potrebbero pagare una cosiddetta tangente legalizzata ad una societa’ privata. Infatti lo hanno fatto finora attraverso un escamotage. Un accordo di comarketing gestito dalla camera di commercio. L impegno oggi non lo stanno rispettando. Con gradi diversi di responsabilita’ e con alcune scusanti. Questa la situazione. Morale finale. La situazione e’ difficile. Per quanto mi riguarda sto cercando di fare la mia parte. Senza comunicati ma dietro le quinte. Domani incontrero’ alcuni azionisti privati, il sindaco di trapani e spero il presidente crocetta che oggi era a roma. Ma non ho la bacchetta magica. Per essere chiaro”.