Avrebbe esercitato nei confronti del titolare di un’impresa concessionaria del servizio di raccolta dei rifiuti, per ottenerne la promessa di stipula di un contratto di guardiania, per oltre 65 mila euro annui, a favore di un istituto di vigilanza privata del palermitano. Con l’accusa di tentativo di indebita induzione a dare o promettere somme di denaro è stato arrestato e posto agli arresti domiciliari dai carabinieri del comando provinciale di Agrigento l’assessore del Comune di Naro Francesco Lisinicchia, 49 anni con delega all’Urbanistica, all’Edilizia Pubblica e Privata, ai Rifiuti e al Servizio Idrico Integrato.
Il provvedimento, emesso a seguito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Agrigento, fa riferimento ad una serie di pressioni che l’amministratore pubblico avrebbe esercitato. Per conseguire l’obiettivo l’assessore – spiega un comunicato del comando provinciale dei carabinieri di Agrigento- avrebbe fatto ricorso a “velate minacce di provvedimenti sanzionatori, a fronte di generiche e fantomatiche mancanze nell’assolvimento del servizio di raccolta” e ad “allusioni a possibili danneggiamenti dei mastelli destinati alla raccolta differenziata”.
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