“Chiediamo formalmente sia alla Presidenza del consiglio dei ministri che alla nuova Alitalia di istituire un tavolo per concertare il nuovo piano di trasporti aerei nazionale. Non intendiamo rimanere estranei da questa programmazione poiché rappresenta un elemento vitale per il turismo in Sicilia”. Lo dice l’assessore regionale al Turismo, Michela Stancheris.
“Qualcuno ci deve spiegare – aggiunge – se Alitalia resta la compagnia di bandiera o se, invece, il tricolore diviene un mero elemento decorativo sulle livree di aerei che tutto faranno salvo collegare le città del nostro Paese. Nessuno contesta partnership industriali con operatori solidi e, soprattutto, aventi un’indubitabile proiezione internazionale, ma oltre alle preoccupazioni per gli scali romani e milanesi, forse, sarebbe stato opportuno che chi ha condotto tale trattativa si fosse preoccupato anche del resto d’Italia”. “I nostri operatori – conclude – hanno investito in prodotti e pacchetti turistici che s basavano sulle otte Alitalia e AirOne, rotte che abbiamo contribuito cospicuamente a promuovere nelle fiere e negli incontri b2b con gli operatori steri. Oggi, invece, ci troviamo nella paradossale situazione in cui abbiamo i turisti, ma a questi dovremo spiegare che non possono olare in Sicilia. Il Governo nazionale deve intervenire. Irrilevante
per noi che i voli vengano fatti da Alitalia, da Ryanair o da chiunque altro, ma è inaccettabile che la compagnia di bandiera
si defili e disinvesta con cotanta tempestività, mentre il Governo nazionale non si è nemmeno degnato di condividere con le Regioni gli effetti di tale scelta”.
E intanto Ryanair ha iniziato a mettere on line sul proprio sito tutte le rotte per l’Estate 2015 e si scopre che ancora una volta Trapani risulta penalizzata. Mentre sul nuovo scalo di Comiso vengono riconfermate 6 rotte su sette, l’aeroporto di Birgi ne perde altre sei.