“Il gesto di Malta nei confronti della nave Aquarius è inaccettabile e il M5S non può non rimarcarlo davanti al presidente di Malta, al cospetto del parlamento siciliano. Pertanto il gruppo parlamentare 5stelle all’Ars abbandona l’aula”. Lo dichiarano i deputati del M5S all’Ars, che hanno manifestato pacificamente il loro dissenso per il comportamento tenuto da Malta, componente dell’Unione europea, uscendo da sala d’Ercole, dopo che la presidente della Repubblica maltese, Marie Louise Coleiro Preca, ha preso la parola.
“Malta e l’Europa tutta – affermano di deputati 5 stelle – prendano atto che non siamo disposti a tollerare la loro indifferenza su un tema delicato che riguarda vite umane e che ricade spesso sulla Sicilia, la quale non rinnega la sua vocazione all’assistenza, ma pretende la massima collaborazione. Il governo nazionale non ha fatto altro che chiedere a Malta quello su cui, a parole, tutti i Paesi europei sono d’accordo: aiuto, solidarietà, suddivisione equa dei migranti che arrivano. E questo senza volere mai esporre nessuno ad alcun pericolo, tant’è che in soccorso dell’Aquarius il governo ha inviato personale medico per prendersi cura dei migranti”.
“Ci fa piacere – concludono i deputati 5stelle – apprendere che la Spagna accoglierà la nave Aquarius, anche se, è bene rimarcarlo, quello che lo Stato iberico sta facendo oggi è una parte infinitesimale rispetto a quella svolta dall’Italia finora sul fronte accoglienza. Da oggi, grazie alla decisa presa di posizione del governo, l’Italia non è più sola. Speriamo solo che il gesto del presidente spagnolo Sanchez non rimanga un episodio isolato. L’Italia, dal canto suo, ne siamo certi, se ci sarà condivisione degli impegni, sarà lietissima di fare la sua parte e non si tirerà indietro quando gli toccherà entrare in azione”.
Per Miccichè si tratta di una “scena di violenza inaudita, signora presidente, noi siciliani non siamo così. I deputati rimasti in Aula sono certamente i migliori di questo Parlamento, compreso il deputato della Lega, Tony Rizzotto che, rimanendo a Sala d’Ercole, ha dimostrato di essere siciliano e non un alieno, come chi ha abbandonato l’Aula, con questa triste azione di protesta: triste per loro e non per noi”. Il presidente dell’Ars, amareggiato, commenta così la scena dell’abbandono dell’Aula da parte del gruppo parlamentare 5 stelle poco prima che prendesse la parola il presidente della Repubblica di Malta, Marie Louise Coleiro Preca, per protestare contro l’atteggiamento de La Valletta che ha rifiutato di accogliere i migranti della nave Acquarius. “Il Movimento 5 Stelle dovrebbe essere il partito del cambiamento ma cambiamento significa anche rispetto delle regole e della buona educazione – ha aggiunto Miccichè -. Siamo stati molto felici di averla ricevuta nel Parlamento più antico d’Europa e la prego di ignorare ciò che è accaduto. I deputati 5 Stelle non sono siciliani e non hanno nulla da spartire con noi”.
Commenta la vicenda anche il deputato regionale Claudio Fava.“Cerimonia solenne all’Assemblea regionale siciliana, in programma un’allocuzione del presidente della Repubblica di Malta davanti ai parlamentari siciliani. Tutti presenti, tranne i 5Stelle che – con questa assenza – hanno voluto esprimere il loro disappunto perché Malta si rifiuta di aprire i propri porti alle navi delle ONG. Legittimo. Purché alla prossima apparizione del ministro dell’Interno Salvini alla Camera o al Senato, i parlamentari 5Stelle facciano la stessa cosa: si alzino e se ne vadano lasciando a Salvini lo spettacolo di qualche centinaio di scranni vuoti. Malta ha le sue responsabilità, ma è anche uno scoglio in mezzo al mare e l’idea che si possa far carico di ospitare tutti i migranti che recuperiamo nel Mediterraneo è un’idea ridicola. Salvini che chiude i porti alle navi delle Ong viola invece, senza rimedio, il diritto internazionale e la Costituzione italiana che si fondano, entrambe, sulla solidarietà quale dovere inderogabile. Ricordiamolo: il diritto internazionale (convenzione di Montego Bay e altre) impone agli Stati di obbligare i comandanti delle navi che battono la propria bandiera nazionale a prestare assistenza a chiunque venga trovato in mare in pericolo di vita, di informare le autorità competenti, di fornire ai soggetti recuperati le prime cure e di trasferirli in un luogo sicuro. In più in Italia, l’ingiustificata omissione di soccorso ai naufraghi costituisce reato ai sensi degli articoli 1113 e 1158 del codice della navigazione. Salvini queste norme inderogabili di buon senso e di elementare umanità se l’è messe sotto i tacchi. Riducendo l’Italia a una provincia rozza e rissosa che dei migranti ha un’idea alla Tex Willer (“è finita la pacchia”) e azzera con un tratto di penna secoli di sentimento civile e diffuso di ospitalità. Capisco che per il movimento 5 Stelle è complicato presentare il conto a Salvini che è un ministro del loro governo. Ma almeno non se la prendano con Malta: troppo facile, troppo comodo”.
“Micciché ha accolto con grande senso delle Istituzioni il Presidente della Repubblica di Malta, prendendo le distanze dal gesto compiuto dal M5S, che in blocco, ieri ha abbandonato l’aula quando a preso la parola il Capo di Stato maltese. Bene ha fatto Miccichè a criticare l’uscita dall’Aula. Palermo è la capitale della cultura; Palermo è arabo-normanna e la Sicilia terra di accoglienza. La nostra Regione è pregna di multiculturalismo e ha tanto da insegnare altrove, a partire dai tanti nostri connazionali che nel mondo sono stati accolti e che hanno fatto la Storia. Ritengo che la Sicilia non può dare questo messaggio. Va bene l’ordine e la legalità ma l’accoglienza deve essere alla base di un’apertura verso nuovi rapporti internazionali. L’occasione è di quelle a cui non si può mancare. Pensiamo a cosa sarebbe successo se tutti fossimo usciti dall’Aula. Che figura avrebbe fatto la Sicilia e l’Italia a livello internazionale? Per questo affermiamo con grande forza che la Sicilia deve essere terra di accoglienza e di ospitalità”. Così Giuseppe Milazzo, Capogruppo di Forza Italia all’Assemblea regionale siciliana, ha commentato l’uscita da Sala d’Ercole dei Deputati del Movimento Cinque Stelle, in segno di protesta contro Malta che si rifiuta di aprire i propri porti alle navi delle ONG.