Scattano dall’8 novembre i primi trasferimenti da Palermo a Rende, in Calabria, di lavoratori di Almaviva Contact, impiegati nella commessa Enel in scadenza a dicembre. L’ha comunicato oggi l’azienda ai sindacati. I trasferimenti erano stati congelati da Almaviva in attesa dell’esito delle trattative al Ministero dello sviluppo economico tra Exprivia, la società che si è aggiudicata la commessa Enel, e i sindacati.
La scorsa settimana al Mise, la riunione sul nodo dei trasferimenti si è conclusa con nulla di fatto, dopo un lungo braccio di ferro tra la società e le organizzazioni dei lavoratori, che hanno bocciato la proposta di Exprivia di assumere con il Jobs Act (senza le tutele dell’articolo 18) 295 operatori su 398 dipendenti impiegati nella commessa Enel in dismissione, inquadrandoli al terzo livello e azzerando gli scatti di anzianità.
Ma i sindacati non ci stanno e in una missiva inviata al viceministro Teresa Bellanova, chiedono una convocazione urgente nel dicastero di via Veneto “per evitare – scrivono le Rsu e le segreterie provinciali di Fistel Cisl, Slc Cgil, Uilcom Uil e Ugl – questo scempio e dramma sociale”.
Intanto, per il 10 novembre è prevista una giornata di sciopero nazionale del settore dei call center. Intanto sui social corre la protesta. I lavoratori di Almaviva Contact hanno già lanciato l’ennesimo tweet bomb nell’account twtitter del viceministro Teresa Bellanova con scritto “@TeresaBellanova #Almaviva riparte con i trasferimenti=licenziamenti.L’8/11 saremo tutti licenziati!#convocazioneMiseSubito #maiarRENDErsi” per sollecitare la convocazione del tavolo ministeriale sul nodo dei trasferimenti da Palermo.
Nella lettera inviata al viceministro Teresa Bellanova, nella quale chiedono una convocazione urgente al Mise sul nodo dei trasferimenti da Palermo, i sindacati scrivono che “nonostante l’invito del viceministro rivolto alle parti sociali e all’azienda, la direzione di Almaviva ha comunicato, oggi 2 novembre 2016, la nuova decorrenza dei trasferimenti collettivi, che dovranno essere operativi già dal prossimo 8 novembre, pena il licenziamento dei primi 154 lavoratori che non potranno trasferirsi”.