“Come ha scritto Grillo successi e fallimenti fanno parte della stessa storia. La delusione c’è, inutile nasconderlo, ma andiamo avanti. Partiamo da questa battuta d’arresto che ci deve far riflettere, per lanciare la sfida e farci trovare pronti tra cinque anni. A Palermo si poteva fare di più? Certamente sì, ma Ugo Forelloe gli attivisti hanno lavorato egregiamente, ottenendo un risultato che a dicembre sembrava impossibile”.
Così Giancarlo Cancelleri, deputato del M5s all’Assemblea regionale siciliana e candidato governatore in pectore alle regionali d’autunno, commenta all’AdnKronos il risultato delle amministrative nel capoluogo siciliano.
Il risultato delle urne ha consegnato la vittoria al primo turno del sindaco uscente Leoluca Orlando, tornato per la quinta volta a guidare la città con oltre il 46 per cento dei consensi, ma ha soprattutto segnato una battuta d’arresto per il M5s, che con Forello non ha raggiunto il 17 per cento delle preferenze. Le ragioni della sconfitta per Cancelleri stanno anche nell’inchiesta giudiziaria sulle firme false alle amministrative del 2012.
“Certamente siamo partiti azzoppati – ammette -, ma siamo riusciti a recuperare. Senza contare tutti gli attacchi che hanno colpito Forello e che avrebbero steso anche un toro. Invece il Movimento si conferma il primo partito a Palermo con una percentuale a due cifre”.