Leoluca Orlando, per la quinta volta, è sindaco di Palermo conquistando la maggioranza già al primo turno ed evitando il ballottaggio. L’attuale sindaco veleggia verso la vittoria al 46 per cento. In 457 su 600 si attesta al 46,20 per cento. Al secondo posto il candidato dei ‘Coraggiosi’ Fabrizio Ferrandelli al 31,30 per cento, seguito da Ugo Forello del M5S al 16,23 per cento.
”Questa esperienza politica deve continuare ed è un modello di riferimento per tante altre realtà del nostro Paese, è un modello di civismo politico che è alternativo ai velleitarismi e alle logiche soffocanti degli apparati – ha detto il candidato sindaco Leoluca Orlando, arrivato nella sede del comitato elettorale allestito all’hotel Borsa di Palermo.
Se questi dati fossero confermati anche a chiusura dello spoglio, per Orlando scatterebbe anche il premio di maggioranza di 24 seggi a Palazzo delle Aquile. Un benefit che andrebbe diviso tra le cinque liste della coalizione che sostengono il Professore e che al momento sembrano avere superato lo sbarramento. Si tratta del Movimento 139, all’8,61%, Palermo 2022 (8,57%), Pd, Ncd e Centristi, “Democratici e popolari” (8,41%), Sicilia futura, “Uniti per Palermo” (7,49%) e di Sinistra Comune (6,93). Al momento sono sotto la soglia di sbarramento “Alleanza per Palermo” (4,43%) e “Mosaico Palermo” al 3,63%
Il voto di Palermo dice anche che la lista che ha ottenuto più voti è quella del Movimento 5 stelle, con il 13,22%. Ciò non farà però dei pentastellati il gruppo più consistente in Consiglio. All’opposizione spettano infatti 15 seggi più uno per il candidato sindaco sconfitto al primo turno, ovvero Fabrizio Ferrandelli. Restano fuori da Sala delle Lapidi le altre liste civiche di Ferrandelli, l’Udc (3,15%), il Centrodestra di Ismaele La Vardera (che con Fratelli d’Italia e Noi con Salvini si fermerebbe al 2,86%), i Siciliani liberi di Ciro Lomonte (1,64%) e i Verdi di Nadia Spallitta (1,51%).
Sarà tra Girolamo Fazio e Pietro Savona il ballottaggio per l’elezione del sindaco di Trapani. Il deputato regionale è in testa con il 32,42% delle preferenze. Il candidato del Pd, invece, è al 25,49%. Più staccato il senatore di Forza Italia Antonio D’Alì, che ha raccolto fino ad ora il 23,64% dei voti. Sì è fermato al 16,75% al momento il candidato del Movimento 5 Stelle Marcello Maltese.
Quella di Trapani è stata una campagna elettorale segnata dalle inchieste giudiziarie, con D’Alì e Fazio finiti nell’occhio del ciclone a pochi giorni dal voto. Per il primo, ritenuto dai pm “socialmente pericoloso”, la Dda di Palermo ha chiesto l’obbligo di soggiorno, con il Tribunale che notificò il provvedimento al senatore a ridosso della scadenza dei termini per la presentazione delle liste elettorali. La richiesta sarà esaminata, a luglio, dal tribunale di Trapani. D’Alì a caldo aveva sospeso la campagna elettorale per poi riprenderla su impulso del suo partito, Forza Italia. Fazio invece è stato arrestato per corruzione e poi rimesso in libertà dopo la revoca dei domiciliari. E’ coinvolto nell’inchiesta della Procura di Palermo su presunti finanziamenti illeciti al settore dei trasporti marini veloci.
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