“Durante la manifestazione di Venezia anche i sindaci siciliani protesteranno contro l’Imu, una tassa iniqua che, anche se riscossa dai comuni, per il 50% verrà versata nelle casse statali. Agli enti locali, dunque, toccherà solo un ruolo di esattori senza avere la possibilità di utilizzare queste risorse a beneficio dei cittadini migliorando i servizi per la comunità. Questa politica “miope” danneggia lo sviluppo e la crescita del territorio mettendo in seria difficoltà il lavoro di tutti gli amministratori”.
Questo il commento di Giacomo Scala, presidente dell’AnciSicilia, che il 24 maggio parteciperà alla manifestazione dell’Anci organizzata nella città lagunare.
L’Associazione dei comuni chiama a raccolta gli 8100 Comuni italiani per far sentire la loro voce e proporre al Paese una grande alleanza per la crescita. Dal capoluogo veneto l’Anci spiegherà ai cittadini le difficoltà dei Comuni vessati dai vincoli del Patto di stabilità e dalla nuova Imu che così come strutturata è una ‘tassa statale’ che non porta vantaggi alle casse dei comuni e alla vita dei cittadini.
Tutti i sindaci delle grandi città hanno raccolto l’appello e interverranno a Venezia per dire ‘no’ a questa Imu e per chiedere l’allentamento del Patto di stabilità che impedisce alle città metropolitane di investire per la crescita del territorio.
“Ma a Venezia – conclude Mario Emanuele Alvano, segretario generale dell’AnciSicilia – i primi cittadini chiederanno, ancora una volta, che siano rimossi i vincoli del Patto di stabilità per favorire le spese destinate agli investimenti, in modo da consentire ai comuni di svolgere il loro ruolo nello sviluppo economico del territorio e di diventare parte attiva per la risoluzione delle tante criticità”. Il programma della giornata inizierà con il ritrovo dei partecipanti a Piazzale Roma alle ore 15. Il corteo muoverà poi verso Campo Santa Margherita dove verrà allestito il palco da cui, dalle 16.30 in poi, parleranno i sindaci.